Dopo mesi di silenzio arriva l’annuncio del viceministro all’Economia Maurizio Leo. Se il Governo manterrà fede alla promessa e il Parlamento voterà il rinvio, ci sarà un anno per armonizzare la norma italiana al diktat di Bruxelles
Dopo mesi di silenzio è arrivato l’annuncio del Governo: nella manovra prevederemo la proroga di un anno del regime di esclusione dall’Iva per gli enti del Terzo settore. A dirlo è stato il viceministro dell’Economia Maurizio Leo nel corso di un intervento all’assemblea della Cia-Agricoltori italiani dopo che qualche ora prima anche il viceministro al Welfare Maria Teresa Bellucci lo aveva lasciato intendere. L’impegno arriva al termine di un’importante attività di pressione e proposte da parte di tutto il mondo del Terzo settore e delle sue rappresentanze, come vi abbiamo documentato in queste settimane sul sito e attraverso la nostra newsletter settimanale.
Così Leo: in base alle norma vigente “dal primo gennaio 2025 si deve passare dall’esclusione all’esenzione Iva per gli enti del Terzo settore, ma siamo consapevoli che questo creerebbe problemi, quindi l’obiettivo è mantenere l’attuale regime di esclusione per il 2025 e nel contempo lavorare con la Ue per fissare dei paletti per il futuro”.
In questo dialogo “il Commissario Raffaele Fitto avrà un ruolo fondamentale per far capire all’Ue che entro un certo tetto possiamo restare nell’ambito dell’esclusione”. L’Iva, ha concluso Leo, “è un tributo comunitario, armonizzato, dove non c’è sovranità piena e tutta la normativa deve necessariamente essere conforme alle regole fissate a livello comunitario”. Se il Governo manterrà fede alla promessa e il Parlamento voterà il rinvio nell’ambito della legge di Bilancio 2025, ci sarà un anno per armonizzare la norma italiana al diktat di Bruxelles. Come? La strada c’è.
“Apprendiamo con piacere l’intenzione, espressa dal Viceministro Leo, di inserire in Legge di Bilancio la proroga del regime Iva per gli Enti di Terzo settore e attendiamo di vedere la norma inserita nel testo. L’obiettivo è quello di giungere a una soluzione definitiva, che eviti le proroghe annuali attraverso interventi in extremis che tengono nell’incertezza e nella preoccupazione decine di migliaia di realtà sociali. In questo senso, nei mesi scorsi abbiamo presentato una nostra proposta – che, ricordiamo, non comporta nuovi oneri per lo Stato – allo stesso viceministro e ai parlamentari, e portato avanti un impegno forte e costante, anche con la campagna “No vendita No Iva”. Ci auguriamo ora di poter raggiungere il risultato. Confidiamo, inoltre, in un dialogo proficuo con l’Ue e con il neo vicepresidente esecutivo della Commissione europea Fitto, per la tanto attesa definizione di un pacchetto fiscale per il Terzo settore”, ha commentato Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Terzo Settore.
Fonte: Vita