L’Associazione per i Diritti degli Anziani (Ada) di Catanzaro, quasi tutta al femminile, non rinuncia mai al suo 8 marzo. Quest’anno l’attenzione della presidente Francesca Migliarese e delle sue socie è ricaduta sulla figura della donna rivisitata attraverso il linguaggio poetico: la scelta dell’argomento, così complesso e al tempo stesso delicato, non poteva che ricadere su un docente che ha fatto della letteratura il perno della propria vita. Anche dopo il congedo dalla scuola, infatti, il professore Luigi La Rosa continua a far idealmente lezione laddove la sua professionalità venga richiesta, pure nella qualità di autore di testi teatrali classici attorno ai quali la compagnia “Aroldo Tieri” sviluppa le proprie rappresentazioni.
Ad affiancarlo nel suo excursus storico e letterario di figure femminili – dalla mitica Euridice all’amore lussurioso di Francesca per Paolo, così ben descritto da Dante nell’Inferno, fino a giungere alla Madonna, sfolgorante di luce nel Paradiso al momento della sua Assunzione – sono stati Aldo Conforto e due giovani attori della stessa compagnia, che hanno declamato in versi la descrizione di alcune tra le figure più emblematiche. A far ancor più emozionare la scelta di riproporre brani delle tre Cantiche, puntualmente tradotti in dialetto catanzarese con il rispetto delle rime e della metrica – nell’arco temporale di trent’anni – dal dentista Salvatore Macrì, scomparso tempo addietro.
Le socie, poi, hanno avuto il loro momento per familiarizzare con un lauto pranzo, organizzato presso un noto ristorante della città.
Ufficio stampa CSV Catanzaro