PIZZ0 Tre le pedane posizionate dal Comune. Il lido è aperto a tutti
Il territorio si sta lentamente adeguando E poi c’è l’oasi per disabili“Malferà Beach”
di ERICA TUSELLI
GARANTIRE l’accessibilità ai disabili sulle tantespiagge di Pizzo non è un argomento di facile risoluzione. Da un lato ci sono le difficoltà economiche dell’ente Comunale Ormai entrato in regimedi dissesto e dall’altro una poca sensibilivazione da parte dei tantilidi preSenti sulla Costa che afrontedistruttu re dotate di ogni comforte facilmente accessibili non hanno passerelle adeguate per poter raggiungere il bagno asciuga con le carrozzine. Una carenza quest’ultima dovuta non solo adunaniancanza di richieste, molti dei proprietari che abbiamo interpellato ci hanno risposto che se necessario avrebbero potuto allungare le passorelle già presenti, ma anche alle forti mareggiate che ciclicamente, nonostante le spianate, rendono difficoltosa l’installazione della stesse, Dal canto suo, l’ente comunale per bocca dell’assessore alle politiche sociali Pasquale Marino safa sapere che, nonostante le difficoltà e grazie alla sinergia Con l’assessore all’ambiente Anello, siamo riusciti ad installare tre passerelle, una sotto “Palazzo Sanguedoloe” nella zona di Pizzo Stazione, una alla Marina e l’ultima a Malferà, non anCOra COmpletata, dove è attiva una Onlusche promuove attività peri diversamente abili a cuiva il nostroplauso per questo progetto. L’associazione in questione è l’Arti gianfamiglia di cui è presidente Carmensissi Malferà e che da 12 anni operanonsolosul territoriopizzitano eitaliano ma anche in Bosnia e Africa. L’Oasi per disabili “Malferà Beach” è Completamente finanziato della famiglia Malferàchelha.offertoancheillocalipostidirettamente sulla spiaggia per le attività ricreative da svolgere al CO pertooltrecheal pranzo. Lapresidente ha voluto sottolineare che per principiola Onlus nonchiede e non vuole solo di pubblici ma donazionie tutti gli Ope ratori sono volontari. L’Oasi ha in comodato di uso gratuito due Job, sedie speciali permettono alla persona portatrioedihandicap dipotergoderein pier nalibertà sia della spiaggia che delinare, di proprietà del centro servizialvolontariato di Wibo Walentia e da quest’anno, grazie alla generosità di un pizzitano emigrato a Genova, anche un defibrillatore, La struttura è quindi privata ma aperta a tutti e sono circa venti i diversamente abili pizzitaniche frequentano il Centro ai quali si ag giungono quelli di altre associazioni del circondario e singoli cittadini, lo SOOrso anno a fine estate l’utenza arrivata quasi a 10Odisabili. Numeri importantiche fanno capire il bisogno che c’è di strutture attrezzate che garantiscano il diritto di poterfare un bagno in mare in tutta sicurezza, IATA