L’Unicef Italia, con una nota del 6 marzo 2015, comunica quanto segue:
“Per l’ 8 marzo, abbiamo deciso di ampliare il messaggio da lanciare in favore della protezione dell’infanzia nel mondo e in particolare delle bambine e delle ragazze. L’intento è denunciare il tema della violenza nei loro confronti, prendendo spunto dall’attualità.
Il 2014 è stato un anno particolarmente amaro su questo fronte, contrassegnato da episodi come il rapimento di centinaia di studentesse in Nigeria per mano di Boko Haram, gli attacchi alle scuole in Siria, Iraq o Pakistan o gli stupri di gruppo in India. L’UNICEF promuove il diritto di ogni bambina a vivere, crescere e studiare libera da qualsiasi forma di discriminazione, oppressione e violenza”.
Il Comitato Provinciale Unicef di Catanzaro sollecita l’opinione pubblica ad una riflessione corale sui fatti connotati da atrocità senza limiti e da crudeltà inumana contro le Bambine e le Donne in tutto il mondo, in particolare nei Paesi in guerra e dove vigono ancora usanze tribali di segregazione e di discriminazione di genere.
L’UNICEF chiede a viva voce l’attenzione della Società civile perché le violenze contro le Donne e le Bambine non passino inosservate, che si rifletta nelle Famiglie e nelle Scuole sui Diritti inalienabili della persona umana, che si faccia spazio nelle menti e nei cuori di ognuno al rispetto dell’altro, all’affermazione del valore fondamentale della Vita, alla pace e alla Solidarietà.