La Camera dice sì al ddl Terzo Settore

Il provvedimento introduce semplificazioni per i bilanci e per le procedure di rendicontazione. Il testo, molto atteso in particolare dalle piccole associazioni, è stato approvato senza voti contrari e ora passa al Senato

Il voto positivo dell’Aula al ddl di iniziativa governativa dedicato esclusivamente a politiche sociali e terzo settore traccia una nuova rotta e lancia un messaggio forte e chiaro: il mondo della solidarietà e dell’economia sociale non è più la Cenerentola del nostro ordinamento. Una legge che nasce nel segno della concretezza e di un rinnovato protagonismo per un’altra eccellenza di cui l’Italia può vantarsi, perché non ha eguali nel mondo. Mi fa piacere sottolineare la rapidità con cui si è arrivati oggi a questo voto in Aula, senza voti contrari, a pochi mesi dalla presentazione del testo in Commissione Affari sociali: segno evidente di un provvedimento atteso e condiviso. Ci auguriamo che la legge veda presto la luce, dopo il passaggio al Senato”. Lo dice (con una certa enfasi) in una nota Maria Teresa Bellucci, viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali, al termine del voto alla Camera sul disegno di legge approvato con 155 sì, 110 astenuti (tutte le opposizioni) e nessun contrario.

Il provvedimento prevede, tra l’altro, la possibilità di assunzione di assistenti sociali a tempo indeterminato, oltre il tetto previsto, per le unioni di Comini e istituisce, per il 9 aprile la giornata nazionale dell’ascolto dei minori. Viene istituito un tavolo al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali per interventi di integrazione e inclusione sociale sui minori fuori famiglia, affidati e in carico ai servizi sociali territoriali. Il tavolo dovrà riferire in Parlamento con una relazione annuale che verrà trasmessa alla commissione per l’Infanzia e l’adolescenza. Gli enti del Terzo settore vengono esonerati dall’imposta ipotecaria e di successione e catastale e si dispensa l’esecutore testamentario dagli obblighi di apporre sigilli ai beni prima di fare l’inventario generale. Si interviene infine con semplificazioni per i bilanci anche attraverso la possibilità di assemblee online.

“Stiamo approvando una legge articolata, nata grazie confronto al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, costruito passo dopo passo, in seno al Consiglio nazionale del Terzo settore, con gli enti e le categorie professionali coinvolte, gli ordini dei commercialisti e dei notai in particolare. Un testo ricco di innovazioni per il Terzo settore, con un primo pacchetto di semplificazioni normative e di attuazione del Codice del 2017, lungamente attese, e un’attenzione specifica per i piccoli enti, che rappresentano il cuore dell’associazionismo e del mondo della solidarietà. Ringrazio tutti i colleghi deputati, di maggioranza e opposizione, che hanno compreso il valore di questo provvedimento approvato con una larga maggioranza e nessun voto contrario”, conclude Bellucci.

“Esprimiamo soddisfazione per il via libera della Camera dei Deputati, senza voti contrari, del cosiddetto ddl Terzo settore, che semplifica diverse procedure particolarmente gravose per le realtà sociali più piccole. Per queste ultime, infatti, alcune norme troppo stringenti previste dal Codice del Terzo Settore sarebbero state in molti casi insostenibili dal punto di vista burocratico e amministrativo. Attendevamo da tempo il risultato raggiunto con questo provvedimento che, pur conservando alti standard di trasparenza e controllo – ben superiori, peraltro, a quelli previsti per le aziende for profit – alleggerisce la complessità di svariati adempimenti, legati ad esempio alla rendicontazione degli enti. Il passaggio al Senato offre l’opportunità di migliorare ulteriormente il testo a tutela degli enti più piccoli, che sappiamo rappresentare la gran parte del Terzo settore italiano: continuiamo dunque il nostro impegno in questa direzione”, commenta Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Terzo Settore.

Fonte: Vita

Foto: Vita

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