La recente chiusura della sede provvisoria del Centro Anziani di Cutro rappresenta un duro colpo per la comunità, un passo indietro che lascia un vuoto non solo fisico, ma soprattutto sociale. Con l’insegna rimossa, è stato spezzato un legame fondamentale che offriva agli anziani della città un luogo di accoglienza, socialità e sostegno.
Solo pochi mesi fa, il centro era stato inaugurato come simbolo di speranza e progresso. Un risultato reso possibile grazie all’impegno del presidente della BCC Calabria Ulteriore, Dott. Ferrari, del consigliere regionale Ernesto Alecci, e alla dedizione dei volontari che avevano lavorato instancabilmente per dare vita a un progetto tanto atteso.
La promessa, però, non è stata mantenuta. Il segretario del Partito Democratico di Cutro, Salvatore Frontera, ha espresso indignazione e rammarico, definendo inaccettabile il comportamento dell’amministrazione comunale, in particolare del vicesindaco Olivo, che all’inaugurazione aveva assicurato il sostegno al centro.
“Un amministratore deve sempre onorare gli impegni presi,” ha dichiarato Frontera. E invece, oggi ci troviamo di fronte a una chiusura che priva la fascia più fragile della popolazione di un luogo essenziale per la loro qualità di vita. Gli anziani, coloro che hanno costruito la storia e l’identità di Cutro, si vedono ora relegati ai margini, senza uno spazio che li accolga e li valorizzi.
La chiusura del centro non è solo una questione amministrativa, ma un simbolo di disattenzione verso i bisogni della comunità. Gli anziani meritano rispetto e riconoscenza, non indifferenza. Per loro, quel luogo non era semplicemente uno spazio, ma un punto di riferimento, un modo per combattere la solitudine e sentirsi ancora parte attiva della società.
La comunità di Cutro chiede risposte immediate. È indispensabile che l’amministrazione comunale intervenga per riparare al danno arrecato, restituendo agli anziani un luogo di aggregazione che rappresenti un diritto, non un privilegio.
Rivolgiamo un appello – cocnlude Frontera – affinché le istituzioni locali trovino soluzioni concrete e tempestive, dimostrando che Cutro è una città che sa prendersi cura dei suoi cittadini, soprattutto dei più vulnerabili. Questa vicenda non deve cadere nel silenzio, perché la dignità e il benessere degli anziani non possono essere sacrificati.
Cutro merita un futuro migliore, e quel futuro passa anche dal rispetto e dalla valorizzazione di chi ha contribuito a costruirlo”.
Fonte: wesud