La musica è terapeutica ed è un oggetto di uso comune nella sua dimensione recettiva: l’ascolto in cuffia da parte dell’adolescente, l ‘ adulto che sente la radio o lo smartphone, l’ammalato che cerca consolazione e sollievo, l’anziano che cerca conforto al senso di solitudine,o le molteplici esperienze quotidiane di ascolto di musica che fungono da sfondo in diversi contesti socio-culturale e lavorativi ce ne danno un esempio.
Già la cultura greca aveva posto in figura il ruolo delle musica per alleviare le fatiche del lavoro o per incitare e sostenere la paura di coloro che andavano in guerra. Ne parla Platone nella Repubblica, La storia della filosofia è intrisa di esempi e paradigmi musicali che sono stati il fondamento nell’epistemologia della disciplina musicoterapica.
Un dialogo continuo, in Italia da circa 45 anni, tra Arte e Scienza, pedagogia musicale o musicoterapia:”Musica come Terapia o Terapia Musicale?
Nessuno metterebbe in discussione il binomio Musica – Emozioni. La disciplina si avvale di tutto ciò e delle peculiarità delle risorse non verbali della comunicazione.
Di questo si parlerà e si farà esperienza nel workshop che si terrà sabato 24 novembre presso la sede formativa dell’associazione Santa Cecilia di Lamezia Terme in via Del Mare, dalle ore 9 alle ore 13. Sarà anche una occasione per conoscere l’associazione e il coordinamento formativo e didattico del nuovo corso triennale di formazione in Musicoterapia in partenza nel prossimo mese di gennaio 2019 e avere informazioni e materiali in merito all’iscrizione e ai titoli richiesti per l’idoneità.
Nel tempo odierno è elevato il rischio di pensare la musica o meglio di ascoltarla “da fuori” e non più’ “da dentro” ovvero con la parte più recente del nostro cervello,
La Musicoterapia è una disciplina oramai riconosciuta nei suoi effetti clinici ed educativo-formativo e trova applicazione clinica e offre sostegno nei processi educativi in ambito preventivo e riabilitativo.
Nella formazione triennale viene offerta l’opportunità di conoscere le tecniche, i modelli teorici, e di sensibilizzare la sensorialità (uditiva, tattile-cinestetica) attraverso diversi laboratori esperienziali che si avvalgono del corpo, del suono, della voce e degli strumenti musicali. L’attenzione al contesto culturale e sociale del suono-musica ovvero il paesaggio sonoro, la elaborazione e la conoscenza delle pratiche e tecniche che ciascun modello teorico ha sistematizzato, e molte altre tecniche sono parte integrante del percorso triennale voluto dall’Associazione Musicale Santa Cecilia di Lamezia Terme già promotrice di precedenti edizioni e cicli formativi riconosciuti dal protocollo formativo elaborato dalla Confiam.