Il potere della parola e l’importanza della partecipazione per valicare ogni barriera. Si muoverà in questa direzione il contenitore artistico, emozionale e costruttivo “Baci al vento -Parlo a te…Rinasco in me!”, volto a porre in connessione nella giornata del 18 novembre 2024 (dalle ore 9:30 alle ore 11:00), il cosmo carcerario con l’impegno di cui sono espressione l’associazionismo, il volontariato e le istituzioni.
L’iniziativa è promossa dall’associazione culturale “Calabria Contatto” presieduta da Giuseppe Valerio Guzzi, una realtà che dal 2017 si propone di confezionare e sostenere azioni culturali e di matrice sociale, mettendo in sinergia i calabresi che (da vicino e da lontano) amano il territorio e credono nel suo potenziale. “Baci al vento” incarna la prosecuzione del percorso che il consesso calabro (su sollecitazione del vicepresidente, Cesare Dornetti) ha intrapreso in collaborazione con la Casa Circondariale “Ugo Caridi” di Catanzaro. Cavalcando la volontà di ampliare i propri orizzonti, “Calabria Contatto”, sulla scorta del Concorso Letterario “Calabria in Versi”, che da sei anni tiene alto il valore della poesia e del racconto breve, ha fatto breccia tra le mura del carcere tramite uno stimolo creativo.
I detenuti coinvolti nel laboratorio di lettura e scrittura in carcere, coordinato dalla volontaria Ilaria Badolato sono infatti riusciti a far fluire il proprio vissuto in componimenti che, pur discostandosi dalla tematica concorsuale scelta per il 2024 (Calabria tra infinito e non finito) si sono trasformati in un innesto benefico in grado di arricchire la serata finale del Concorso Calabria in Versi (tenutasi lo scorso 20 agosto al Parco Archeologico Nazionale di Scolacium a Borgia (CZ), interagendo con le opere premiate durante la manifestazione e trovando (nell’apposita sezione “Baci al Vento”) collocazione tra le pagine di un booklet ospitante una selezione degli sforzi artistici più luminosi della kermesse organizzata da “Calabria Contatto”.
Sulla scia di tale contaminazione, l’esperienza “Baci al Vento-Parlo a te… Rinasco in me!”, nella mattinata del 18 novembre 2024 si porrà l’obiettivo di trasferire le buone vibrazioni maturate su carta e nel cenacolo di “Calabria in Versi”, tra le pieghe e le piaghe del contesto carcerario, quale luogo tutt’altro che marginale rispetto alla quotidianità di ciascuno sebbene spesso obliato. Per attraversare insieme il ponte della reciprocità, una rappresentanza dell’Associazione “Calabria Contatto” (grazie all’interpretazione di Pasquale Rogato, attore e regista della scuola Teatro “Enzo Corea” – Edizione Straordinaria) varcherà la soglia della Casa Circondariale “Ugo Caridi” di Catanzaro facendosi ambasciatrice delle ispirazioni poetiche che hanno conquistato i tre gradini del podio dell’edizione 2024 del Concorso Letterario “Calabria in Versi”. Un’ occasione per portare bellezza tra le sbarre e al contempo ascoltare dalla voce dei detenuti protagonisti di un reading, il sentimento vivo nella loro scrittura, amplificato da note suggestive e performances musicali dagli stessi plasmate.
Se “Baci al vento” rimanda (come avrà modo di spiegare la responsabile del laboratorio di lettura e scrittura, Ilaria Badolato) al desiderio di inviare i propri “intrecci emotivi’ ad un destinatario lontano, con la complicità di una folata dolce, introspettiva, speranzosa, anche il mondo dovrà essere pronto ad accogliere questo messaggio. Ad accendere la riflessione attorno a questi temi sarà certamente la testimonianza di Suor Nicoletta Vessoni, i cui stralci di vita quale volontaria del carcere catanzarese sono raccolti pure nel volume “Fasciati dalla Luce” nonché gli spunti accademici attorno alla valenza socio-rieducativa e terapeutica della scrittura su cui ragionerà il sociologo Charlie Barnao, in virtù anche dell’ interazione tra il corso di laurea di Sociologia dell’ Università “ Magna Graecia” di Catanzaro e la dimensione detentiva. Scrittura come strumento di emancipazione e libertà interiore rispetto al quale pure Nunzio Belcaro in qualità di Assessore alla Pubblica Istruzione, alle Politiche Sociali e alla Tutela degli Animali del Comune di Catanzaro e di libraio, avrà modo di delineare una visione edificante tra pragmatismo e sogno, quale contrappunto alle istanze spirituali che, Don Giorgio Pilò, cappellano del carcere non mancherà di evocare.
La sfida di “Baci al Vento” è dunque quella di intersecare molteplici sensibilità e competenze, realizzando un terreno di comunicazione e di progettualità che integri concretamente ciò che pulsa al di là e al di qua delle sbarre. Storie, parole, fatti. Semplicemente vita.
Fonte: La Nuova Calabria