La povertà diventi impegno ed emergenza politica

La stagnazione economica e la recessione fanno emergere la povertà in modo evidente e pericoloso soprattutto nelle aree prive di ricchezze che soffrono di storiche arretratezze tali da caratterizzare un territorio quale risulta essere quello calabrese.
Questa nuova realtà di disagio economico in Calabria cresce in numero costante e viaggia con rapidità portando il maggiore carico di sofferenze specie per i bambini delle famiglie che cadono in questa condizione.
Tale situazione costringe le famiglie a vivere di stenti e in assoluta solitudine subire le tante disuguaglianze presenti nelle aree dei privilegi di Stato, che non mancano né sono pochi.
Una simile realtà insidia inesorabilmente la coesione sociale della nostra comunità mentre si continua, con superficialità e disinteresse, a tollerare privilegi non più sostenibili che prima o poi possono sfociare in atteggiamenti ed atti con rischi politici rilevanti.
Bisogna evitare tali rischi, pertanto è urgente gestire il problema della povertà come reale emergenza della Calabria di cui deve farsi carico la politica e le forze sociali sia centrali quanto periferici.
E’ un impegno che chiediamo di assumere in primis al neo Governatore On. Oliverio in modo avviare un tavolo di lavoro con i soggetti oggi costretti a tamponare con modeste risorse un problema così complesso quanto urgente per velocizzare soluzioni concrete a favore di quella consistente fascia di cittadini che non hanno possibilità economiche per onorare il dovuto pagamento di bollette della luce o del telefono, fitti di casa scaduti o da sfamare i propri figli.
Un metodo innovativo di fronte al passato che ci permettiamo suggerire può essere quello di non pensare a distribuire fondi a pioggia ma attraverso una accurata selezione si costruisca un “piano povertà” con interventi mirati da destinare in direzione dei creditori -titolari di servizi pubblici o privati al solo scopo di estinguere debiti non rinviabili.
Mettere assieme soggetti come la Caritas, i Banco Alimentari onlus, i Comuni, le Fondazioni, il mondo del volontariato e la Regione per ricercare soluzioni sia a breve ma sopratutto sul lungo periodo renderà possibile fronteggiare la situazione, per sconfiggere paventati rischi politici, combattere le disuguaglianze e l’illegalità al fine di far sopravvivere la democrazia in una società libera, solidale e meno disuguale in quanto restiamo sempre più convinti che le disuguaglianze sono la causa comprimaria dello scollamento sociale e la concausa della mancata partecipazione dei cittadini finisce per disperdere la cultura di salvaguardia del bene comune.

Cataldo Nigro
Presidente Consulta Regionale Volontariato Calabria

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