All’interno della cornice del Santuario Diocesano di San Francesco di Paola in Lamezia Terme si è tenuta lo scorso 12 aprile l’assemblea dei soci della locale sezione territoriale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Catanzaro. Un sodalizio, fortemente voluto nel territorio lametino proprio per dimostrare vicinanza e solidarietà ad un territorio che seppur colmo di disabilità, tra cui la minorazione visiva, non gode e non vede l’attuazione di servizi alla persona e nello specifico servizi specialistici nei confronti della disabilità se non grazie a poche associazioni come l’UICI che sul territorio attuano azioni di solidarietà ed assistenza.
Una giornata dalle variopinte emozioni considerata anche la presenza in auditorium di associati storici dell’UICI fortemente malati ma che non hanno voluto perdere l’occasione vista la presenza sul territorio per partecipare a quello che rappresenta ogni anno un momento di incontro, confronto, convivialità ed affetto. Non è un eufemismo parlare di affetto perché l’UICI rappresenta per molti dei suoi associati quel nucleo familiare esterno che seppur senza vincoli di sangue dona il suo incondizionato affetto e premura.
Giornata avviata da Padre Ivano Scalise che nel dare il benvenuto in rappresentanza di Padre Giovanni, attraverso una breve riflessione ha sottolineato come solo l’uomo in natura sia egoista e di come invece il mondo al contrario abbia bisogno e necessiti di solidarietà.
Ad inizio dei lavori assembleari il Presidente Loprete in accordo con il Presidente Regionale UICI Pietro Testa, nel procedere con gli obblighi statutari ha proposto alla presidenza della giornata il socio storico Calidonna Felice, uno di quegli utenti che con fare signorile ed affettuoso seppur in condizioni fisiche precarie non ha perso occasione per essere presente.
Elemento che ha dato spunto al presidente Loprete per sollevare un accorato appello di unità alla base associativa e nello specifico a tutti i ciechi, ipovedenti e pluriminorati affermando che – seppur i nostri padri fondatori si siano spesi ed abbiano lottato duramente per l’affermazione dei diritti di cui tutti oggi godiamo, è altrettanto vero che da parte nostra necessita una costante attenzione perché basta un attimo per perdere tutto – ha poi proseguito rivolgendosi alle istituzioni – dobbiamo lottare e far si che quanto viene garantito nelle altre regioni e province venga garantito anche da noi, l’ASP di Catanzaro che per anni ha rimandato al mittente le nostre istanze deve iniziare a darci ascolto nell’erogazione dei servizi essenziali di assistenza e riabilitazione, mentre la Regione Calabria, da noi più volte sollecitata deve dare una indicazione solerte di quelle che sono le azioni formative da bandire per l’avvio al lavoro delle persone con grave disabilità, non vogliamo e non possiamo vivere di assistenzialismo, siamo persone in grado di far parte del sistema produttivo e vogliamo farne parte.
Di stesso avviso in collegamento telefonico il presidente Nazionale Mario Barbuto che nell’augurare un buon lavoro ha voluto richiamare l’attenzione sui medesimi temi sopra esposti dal Presidente Loprete ed in via informale ha informato che la Città di Catanzaro rappresentando a livello nazionale un modello da seguire, nel 2020 sarà uno dei centri strategici per il festeggiamento dei 100 anni dell’associazione.
Ulteriori attestati di stima sono poi stati espressi dai vari ospiti istituzionali presenti tra i quali il Procuratore capo Salvatore Curcio, il Maresciallo dei Carabinieri Domenico Medici, l’ex Sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro, il Direttore del CSV di Catanzaro Stefano Morena, il delegato Avis Calabria Cutrì e Avis Catanzaro Chiodo, il delegato Forum terzo settore di Lamezia Barbara Sinopoli.
I lavori sono proseguiti poi con la commossa relazione del Presidente Luciana Loprete, che forte del lavoro e delle fatiche di un anno di attività ha esposto le numerose e variegate attività realizzate della sezione e che vanno dall’assistenza domiciliare a quella scolastica, dalla formazione all’inserimento lavorativo, passando per la riabilitazione e l’attività ludico ricreativa. Ha inoltre esposto come la sezione sia costantemente attivata anche in azioni di solidarietà come la donazione del sangue, la raccolta di indumenti, la consegna del banco alimentare ed il sostegno agli altri enti associativi e del terzo settore che unitamente all’uici operano nell’interesse di soggetti svantaggiati, che siano essi detenuti, immigrati o disabili.
Ha infine richiamato tutti i presenti, nonché gli amici collegati alla diretta facebook, alla donazione del 5×1000 con il codice fiscale 80003270792 ed alla fruizione del servizio di CAF e PATRONATO che in convenzione consente la lavorazione di tutte le pratiche inerenti non solo la disabilità ma anche le necessità giornaliere di ogni famiglia.
Ulteriore momento toccante infine è stato rappresentato dal pranzo sociale organizzato ed alla quale circa 80 persone tra soci e accompagnatori hanno preso parte ed alla quale a partecipare su invito personale della Loprete è stato anche l’ex prefetto di Catanzaro nonché amico fraterno di tutti gli associati Antonio Reppucci.
Una giornata dunque indimenticabile e che resterà nel ricordo di quanti ne hanno preso parte perché da quando la sezione catanzarese si è avviata nel lontano 1948 mai un’assemblea dei soci si era tenuta nel territorio di Lamezia, ciò a dimostrazione di quanto l’attuale consiglio presieduto da Luciana Loprete tenga a tutto il suo territorio tantè che a conclusione della giornata la stessa, unitamente al suo consiglio e collaboratori ha donato a tutti i soci una colomba pasquale quale simbolo di pace e di speranza.
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