L’Alta velocità a Lamezia taglia fuori i diversamente abili
Lamezia Terme
In Calabria arriva l’Alta velocità ma le barriere architettoniche per i disabili rimangono. Questa l’amara considerazione di Nunzia Coppedè, presidente calabrese della Fish (Federazione italiana superamento handicap) che gioisce per il fatto che finalmente anche la nostra regione sia collegata al resto d’Italia con treni di alta velocità a lunga percorrenza. Ma l’esultanza si spegne in fretta per il fatto che, ancora una volta, le problematiche e le esigenze dei disabili sono state dimenticate. La presidente regionale della Fish chiede espressamente che la stazione centrale di Lamezia, nodo centrale per le comunicazioni ferroviarie in Calabria, sia adeguatamente attrezzata per consentire alle persone con disabilità di salire in carrozza senza incontrare pericoli di sorta. Attualmente, chi parte da Lamezia e non può deambulare ed è quindi costretto a stare in carrozzina, deve passare da uno scivolo realizzato sui binari. Inoltre la stazione non è dotata di ascensore, un servizio che sarebbe di grande utilità per i viaggiatori in sedia a rotelle. «Per chiunque attraversare i binari è pericoloso tranne che per noi disabili – commenta Coppedè che da sempre vive e si sposta sulla sua carrozzina -. Tra l’altro alla stazione di Lamezia ci sono lavori in corso da un tempo infinito e non si sa quando finiranno. Eppure – rimarca la presidente calabrese della Fish – quella di Lamezia è stata una delle prime stazioni ad adeguarsi per l’accoglienza e l’accompagnamento dei viaggiatori disabili. La stazione lametina è uno snodo nevralgico per i trasporti; dunque, è tempo che sia attrezzata di tutto punto in modo da rispondere in maniera adeguata alle esigenze di tutti i viaggiatori».
Coppedè fa presente che, nei giorni scorsi, la problematica è stata sollevata anche da un giovane disabile di 22 anni, Lorenzo Bevacqua, originario di Soveria Mannelli, che attualmente studia alla Nuova Accademia di Belle Arti di Milano. Lo studente, in una lettera indirizzata alla governatrice Jole Santelli, ha raccontato il viatico che ogni volta deve fare, alla stazione di Lamezia, quando arriva o quando deve partire. «Il disagio è sempre lo stesso – scrive Bevacqua nella sua missiva – avendo disabilità motoria mi trovo puntualmente costretto, seguendo la procedura dell’assistenza della stazione, ad attraversare i binari con la mia carrozzina lungo la passerella che si trova oltre la postazione di polizia ferroviaria. Ogni volta spero vivamente che non piova! Oltre all’imbarazzo che si crea puntualmente, sia di tipo sociale che psicologico – sottolinea lo studente – mi chiedo se con l’arrivo dell’alta velocità nella stazione di Lamezia, sia ora di far arrivare anche l’abolizione delle barriere architettoniche». Come puntualizza lo studente nella sua lettera alla Santelli, a Lamezia la passerella sui binari realizzata per il passaggio delle sedie a rotelle non ha nessuna copertura o protezione. Quindi il passaggio dal marciapiede della stazione al binario per salire in carrozza avviene en plein air, sotto il sole e anche sotto il diluvio: viaggiare in Calabria, per qualcuno, è ancora un’impresa avventurosa alla “io speriamo che me la cavo!”.
m.s.
La presidente Coppedè (Fish):«Solo per noi attraversarei binari non è pericoloso?»