L’eredità della poliedrica artista Paola Longo è contenuta nelle sue visioni poetiche e fotografiche. Le due forme artistiche, in cui aveva scelto di esprimersi, sicuramente si compenetrano tra loro, e di certo rappresentano una parte significativa del suo estro e della sua personalità a disposizione dell’ammirazione degli altri. Paola, infatti, non c’è più, ma rivive nelle tele che raffigurano i suoi scatti più amati, e che da oggi resteranno permanentemente in esposizione al Centro Polivalente di via Fontana Vecchia.
Una donazione che, su richiesta della presidente del Centro Calabrese di Solidarietà, Isa Mantelli, ha trovato d’accordo il marito, Massimo Micalella, ed i figli Matteo e Maria Luigia. E che sarà periodicamente rinnovata in modo da consentire che la copiosa produzione delle foto di Paola Longo sia esposta tutta: “Nostra madre amava essere presente e provocare attraverso le sue intuizioni artistiche – hanno affermato i due figli durante la breve cerimonia informale al Centro Polivalente, alla presenza di parenti, amici ed estimatori della Longo – Non si considerava una fotografa professionista, ma una persona capace di cogliere dei dettagli e di creare delle illusioni, associandoli anche ai suoi tanti racconti immaginari, che ha ben saputo rappresentare con delle originali produzioni destinate alle scuole, quali “Cappuccetto Rosso” e “Il mondo di Alice”. Ed in effetti sono i particolari, con le loro forme ed i colori vivi – dettagli di muri, di oggetti abbandonati sulla spiaggia (ruote, corde) e per le strade – associati per tema e colore, a farla da padrone sulle pareti della zona ristoro del Polivalente. Dopo il “tunnel” di Villa Bianca e l’Abbazia di Corazzo, un altro luogo si aggiunge così agli spazi espositivi in omaggio alla memoria di un’artista a tutto tondo, che aveva dato vigore culturale alla città anche attraverso l’operato dell’associazione “La piccionaia” fondata trent’anni fa. Laddove si posava il suo sguardo, la Longo ne ricavava dunque un soggetto al quale dare attenzione e restituire dignità: e se prima aveva scelto la “community” del web (per seguire la sua amica Marialuisa Corapi) per esprimersi, ha lasciato che fosse il mondo reale a custodire le immagini del suo animo poetico e sensibile.
Ufficio stampa CSV Catanzaro