Riceviamo e pubblichiamo:
L’Angsa Calabria (Associazione Nazionale Genitori PerSone con Autismo), preso atto della grave difficoltà di accesso al sistema informatico di prenotazione alle vaccinazioni anti Covid per le persone con disabilità dello spettro autistico ed i loro familiari conviventi, chiede alle Autorità Regionali , alle Aziende Sanitarie Provinciali di poter attivare le azioni rivolte alla soluzione di questo problema che getta nello sconforto le famiglie di persone con disabilità grave , a causa della preoccupazione per la crescita dei contagi Covid e a causa di una disomogenea organizzazione della vaccinazione delle persone con autismo e dei loro familiari in ambito nazionale , ma anche nel territorio calabrese.
Auspicando di ripetere i modelli positivi come quello di ANGSA Vibo Valentia e le positive procedure già avviate dall’ASP Reggio Calabria, l’associazione offre la propria disponibilità all’ASP nell’organizzazione dell’attività di somministrazione dei vaccini alle persone con disabilità per tutta la regione. A tal fine propone la creazione di un percorso specifico, con numero di telefono come modalità prioritaria, per la prenotazione dei disabili e i loro familiari caregivers, per poter superare i problemi legati al riconoscimento dei codici di esenzione dei disabili, ma soprattutto per il riconoscimento dei familiari. Il sistema automatizzato basato sui codici di esenzione difficilmente, infatti, potrà comprenderli nella categoria vaccinabile, come previsto.
Specifica, inoltre, che al momento della prenotazione si possa avere conferma del fatto che i soggetti con disabilità accedano alla vaccinazione con farmaci a mRNA e della contestuale vaccinazione dei familiari dei disabili gravi; che la somministrazione vaccini avvenga presso i centri diurni e ambulatoriali dove sono inseriti ragazzi con autismo over 16 anni; che la somministrazione vaccini debba essere dedicata alle persone gravemente compromesse dal punto di vista sensoriale e intellettivo con strategie concordate, con giornate dedicate esclusivamente al loro accesso e con la presenza costante dei familiari e caregivers.
E’ fondamentale prevedere una possibile somministrazione domiciliare per i più gravi con l’aiuto di medici di assistenza domiciliare e delle Uscar per i soggetti particolarmente gravi e non collaboranti, nonché prevedere la chiamata diretta e attiva del Centro di riferimento delle ASP che li ha in carico per specifica disabilità.
A tal proposito è necessario individuare aree o macro aree affinché le ASP territoriali possano organizzare e gestire ciascuna i propri residenti con disabilità e scongiurare prenotazioni proposte in centri vaccinali molto distanti come sta accadendo per gli ultraottantenni, basandosi sui dati in possesso delle Neuro Psichiatrie Infantili che dovrebbero avere tutti i dati relativi ai minori, ma anche ai maggiorenni passati ai servizi per adulti con autismo e chiedere la collaborazione dei medici di base.
– L’Associazione ANGSA Calabria, ritiene utile e proficuo, inoltre, che si richiedano all’Istituto di Previdenza INPS i dati delle persone con disabilità di tipo autistico, di tutte le età, riconosciute gravi dall’Art.3 comma 3 della l. 104/92, poiché intestatari di indennità di accompagnamento, per poter aggiornare i database laddove le procedure di prenotazione possano subire ulteriori ritardi.
Tutto ciò indicato è in considerazione del fatto che l’autismo presenta peculiarità tali da rendere complicata la gestione della vita quotidiana delle persone con questa disabilità, e ben più complessa la gestione delle fasi della vaccinazioni, che deve essere tempestiva per poterli togliere da un isolamento forzato che fino a questo momento rappresenta la loro unica protezione dal pericolo dei contagi.
Vito CREA
Presidente ANGSA Calabria