L’Anteas S. Paolo di Crotone presenta un’interessante ricerca sociologica sulla condizione degli anziani

Riceviamo e pubblichiamo

Una interessante ricerca sociologica sulla condizione degli anziani nella città di Crotone è stata condotta dall’Anteas S.Paolo di Crotone. I quattro volontari del servizio civile, in attività presso detta associazione, hanno incontrato un centinaio di anziani in vari luoghi della città come Piazza Mercato e il lungomare, somministrando un questionario con domande riguardanti la situazione economica della famiglia, lo stato di salute e altro, con un giudizio sui servizi della sanità pubblica. I risultati dell’indagine sono stati illustrati in un apposito convegno che si è tenuto presso il salone del centro di Riabilitazione “Starbene” con la numerosa partecipazione di soci e dirigenti della Federazione pensionati Cisl, nonché di autorità e studiosi del disagio sociale degli anziani. Le relazioni introduttive sono state tenute dai volontari: Vanessa Cristaldi e Maria Gloria Pennestrì, mentre gli altri volontari Dario Godano e Matteo Frattolillo hanno presentato la pubblicazione della ricerca ai presenti. Nell’analisi dei risultati la terza età è stata divisa in “verde vecchiaia” cioè quelli che mantengono una varietà d’interessi e sono socialmente impegnati e in “grigia vecchiaia” quelli schiacciati da atteggiamenti di rinuncia e abbandono. Alla prima categoria appartiene il 66,6% degli intervistati, mentre solo il 10,7% accusa uno stato di salute precario e d’isolamento. La situazione concernente gli ambienti familiari e amicali evidenzia che il 20,5% deve ricorrere, per le sue condizioni di salute o di solitudine, alla presenza di badanti. Sul versante delle condizioni economiche si evidenzia che l’84,3% ha un reddito di pensione e di questi il 46% percepisce un rateo inferiore a mille euro il mese. Complessivamente il 14,3% è rappresentato dagli anziani a rischio di estrema povertà. La debolezza degli anziani poveri e in difficoltà ha una ricaduta negativa sulle altre fasce di età, mentre la serenità sociale ed economica degli altri anziani rappresenta una risorsa per le altre generazioni. Il 9,8% degli anziani in precario stato di salute riceve assistenza dal proprio coniuge, il 13,7% dai propri figli, l’8,8% da un altro parente e il 5,8% da conoscenti o badanti. Al’inizio del dibattito è intervenuta Filly Pollinzi, assessore alle politiche sociali del comune di Crotone, che ha evidenziato la valenza del servizio civile apprezzando il lavoro dei quattro volontari. Viviamo, ha sostenuto, in una società, dove siamo misurati sulla base della produttività e gli anziani producono benessere, cultura, esperienza, vissuto e rappresentano per certi aspetti il welfare che regge il paese. Va tenuto presente che i giovani e gli anziani sono molto simili perché vulnerabili ma liberi, per cui la politica dovrebbe sempre più creare e pensare un nuovo modello inclusivo intergenerazionale. Subito dopo è intervenuto il Segretario Generale della Cisl Magna Graecia Salvatore Mancuso, il quale nel lodare l’iniziativa dell’Anteas ha evidenziato il ruolo del volontariato all’interno della stessa Federazione pensionati con una reciproca collaborazione. I risultati della ricerca saranno certamente oggetto di riflessione per la stessa Federazione. Massimo Fotino, docente dell’Univesità Magna Graecia, nel dare un giudizio positivo della ricerca ha affermato che la stessa si presta a una riflessione più approfondita sulla condizione degli anziani che spesso sono esclusi dai sondaggi. Sono seguiti gli interventi di Pino De Tursi, coordinatore FNP Cisl e di Giusy Schipani, psicologa la cui analisi della ricerca è riportata nella pubblicazione “ Pianeta Anziani” (Falco editore). Per il CSV Centro Calabria ha portato il saluto Fabio Riganello con una appropriata sua riflessione. Rita Lorenzano, nel portare il saluto del Forum Terzo Settore di cui fa parte, nel rilevare la valenza dell’attività svolta dai ragazzi del servizio civile, ha affermato che la ricerca fotografa la situazione reale dello stato degli anziani nel nostro territorio, base imprescindibile dalla quale bisogna rivedere e riprogettare le politiche sociali con il coinvolgimento di tutti gli attori che operano in questi ambiti. Ha concluso i lavori Cataldo Nigro, presidente dell’Anteas regionale. 

Iginio Carvelli
Anteas S. Paolo Crotone

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