L'appello di Acalmar per la riapertura dell'unità di reumatologia pediatrica

“Alla luce di quanto accade al sistema sanitario calabrese, nel pieno dell’emergenza Coronavirus, tormentato dalla situazione critica che già di per sé stiamo vivendo, l’associazione calabrese “Malati reumatologici – Acalmar”, non può accettare l’assordante silenzio dei responsabili del dipartimento Tutela della salute e Politiche sanitarie della Calabria, per la già denunciata soppressione dell’unità operativa di Reumatologia pediatrica dell’ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro”. Torna a parlare l’associazione Acalmar e si fa portavoce del grande disagio che le famiglie dei malati vivono non solo per la malattia ma per tutte le conseguenze che ne derivano.

Patologie dalla diagnosi difficile

L’unità di Reumatologia pediatrica è stata soppressa per ottemperare ad una specifica richiesta del Dipartimento della Salute della Regione. Le visite continuano a svolgersi in ambulatorio ma questo non basta. “Le patologie reumatologiche – spiega il dottor Rosario Pugliano, presidente dell’associazione Acalmar –  sono patologie dalla difficile diagnosi, che si appalesano spesso in età pediatrica e vanno riconosciute e trattate tempestivamente per limitare disabilità future, nell’età adulta: tante problematiche del reumatico adulto si sarebbero potute evitare in passato con un tempestivo intervento in età pediatrica, ma se ciò poteva essere tollerato un tempo, allorquando i mezzi diagnostici e terapeutici erano esigui, oggi ciò non è più accettabile perché patologie reumatologiche appropriatamente trattate possono andare in remissione duratura. Pertanto è importante che vi siano dei Centri con personale specializzato che tratti e segua le numerose implicazioni sulla salute del bambino reumatico, non solo fisiche ma anche psicologiche; queste ultime non sono di minore importanza: si pensi a un bambino che cresce e vede i suoi coetanei correre e giocare o andare regolarmente a scuola e frequentare i suoi coetanei e non può farlo a causa della malattia invalidante o a causa delle terapie che deve assumere. L’attività di Reumatologia Pediatrica del Pugliese ha in questi anni frenato, cosa non trascurabile, la corsa verso la migrazione sanitaria verso regioni nelle quali la cultura dell’assistenza è più radicate ed evoluta. Chiediamo, pertanto, con forza e fermezza che la Regione riveda le sue determinazioni. Chiediamo e sollecitiamo il buon senso, per rivedere questo atto aziendale che sancisce la cancellazione della struttura esistente, e che in Calabria, invece di supportare i pazienti pediatrici con patologie reumatologiche e le loro famiglie, toglie ancora una volta dei servizi essenziali all’utenza, tenendo presente che è l’unico centro di Reumatologia pediatrica presente e attivo nella nostra regione”.

Continueremo ad avere coraggio

“Se bisogna continuare ancora ad avere coraggio, forza e fiducia nelle istituzioni, – conclude Pugliano – questo è il momento di dimostrare senso di responsabilità e maturità, e sottolineando di dimostrare senso di responsabilità e maturità, per l’immediato ripristino dell’attività ambulatoriale abolita. Ma siamo certi, che anche stavolta, e come sempre, non si saprà rispondere con slancio, con generosità e cura verso chi è più sofferente in questa difficile situazione, e non si risponderà nel migliore dei modi, secondo la tradizione di civiltà e senso civico che da sempre contraddistingue il buon governo”.
Fonte: Calabria7

Stampa o condividi