L’associazione Lav di Vibo scende in piazza contro la legge “caccia selvaggia”

Il sodalizio avvia una petizione con la quale chiederà al Governo e alle Regioni di non attuare i piani previsti da una legge che non poteva essere approvata. Previsti anche ricorsi per bloccare i provvedimenti attuativi

L’associazione Lav scende in piazza in tutta Italia e si mobilita contro la legge “caccia selvaggia”. Iniziative sono in programma anche nel Vibonese. In particolare gli animalisti evidenziano: «La maggioranza parlamentare e il Governo, usciti dalle elezioni del 25 settembre 2022, hanno lanciato il più grande attacco alla fauna selvatica che si ricordi, inaugurato poche settimane dopo il loro insediamento con l’approvazione dell’emendamento “caccia selvaggia”. Tatticamente inserito nella Legge di Bilancio 2023, con la quale non aveva alcuna attinenza, in un primo momento era stato rimosso, ma poi i pasdaran della caccia, che nella maggioranza e nell’opposizione in Parlamento sono ampiamente rappresentati, hanno avuto buon gioco a reinserirlo in una Legge che non poteva non essere approvata».

La Lav sottolinea: «Dal primo gennaio, quindi, i cacciatori possono sparare a qualsiasi specie animale, per tutto l’anno, a qualsiasi ora, anche nelle città e nei parchi e, come se non bastasse, il Governo si appresta a varare, entro il primo maggio, un piano quinquennale straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica ovviamente ancora una volta da realizzare con il piombo dei fucili da caccia anche nelle città. Per rafforzare ulteriormente l’attacco, il Senato ha approvato un ordine del giorno con il quale sostiene la necessità di trasferire le competenze sulla fauna selvatica dal Ministero dell’Ambiente al Ministero dell’Agricoltura, con conseguenze che potrebbero essere devastanti per gli animali selvatici, non più considerati parte essenziale dell’ambiente e della biodiversità tutelata anche ai sensi della Costituzione, ma declassati a elemento da gestire esclusivamente in funzione della massima redditività del comparto agricolo-allevatoriale. Mentre lo stesso ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, non perde occasione per intervenire negli incontri organizzati dai cacciatori, per dare sostegno alle associazioni di allevatori che chiedono di aprire la caccia ai lupi e per negare i devastanti effetti che avrà l’emendamento caccia selvaggia su milioni di animali e sulla sicurezza dei cittadini».
«La Lav è da sempre schierata in prima fila contro la caccia e ora, con “caccia selvaggia” che vuole aprire le porte delle città ai cacciatori, c’è una ragione in più perché tanti italiani si uniscano alla nostra battaglia – dichiara Massimo Vitturi, responsabile Lav, Animali selvatici – per questo motivo scenderemo in piazza in tutta Italia con le nostre sedi in occasione delle giornate nazionali di mobilitazione».

Nei fine settimana del 18-19 e 25-26 marzo sarà possibile sostenere la campagna contro la “caccia selvaggia”, firmando ai tavoli della Lav la petizione con la quale l’associazione chiederà al Governo e alle Regioni di non attuare i piani previsti dalla legge, mentre ai prefetti e ai sindaci chiederà l’istituzione di zone a divieto di caccia in tutte le città a garanzia della sicurezza dei cittadini. Ai tavoli sarà anche possibile scegliere le tradizionali uova di Pasqua Lav, per essere con noi in prima linea contro la legge “caccia selvaggia” e mettere al sicuro gli animali e le persone. L’associazione, oltre alla mobilitazione pubblica, annuncia la volontà di presentare in ogni sede penale e amministrativa, tutti i ricorsi necessari per bloccare i provvedimenti attuativi della norma “caccia selvaggia”.

Nel Vibonese gli appuntamenti saranno a:

  • Vibo Valentia Marina, Piazza Domenico Satriani, sabato 25 marzo dalle 16 alle 20;
  • Tropea, Piazza Ercole, sabato 1 aprile dalle 16 alle 20;
  • Parghelia, Piazza Francesco Ruffa, domenica 2 aprile, dalle 10 alle 12:30;
  • Zungri; Grotte degli “Sbariati”, domenica 2 aprile, dalle 15 alle 19.

Fonte: ilVibonese

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