L’Avis di Tropea festeggia 20 anni di attività

Vent’anni e non sentirli. Quelli dell’Avis comunale “Lea Garofalo” di Tropea, che, presieduta dal 2020 da Vincenzo Ferrara, venerdì 5 luglio, a partire dalle 21, festeggia i suoi primi 4 lustri al servizio di chi, momentaneamente o per varie malattie, ha avuto bisogno di sangue ed emoderivati e ha dovuto far ricorso a tale dono incondizionato. Per onorare il gesto periodico e gratuito di tali “angeli”, e cercare di “catturare” le ali di tanti altri, l’associazione tropeana dà appuntamento nel già citato giorno in piazza “Vittorio Veneto”, con il concerto di musica etnica popolare degli “Etnopathos”, evento organizzato da Avis Tropea, con la collaborazione di Avis provinciale e regionale e il patrocinio di vari sponsor e delle Pro Loco di Tropea e Capo Vaticano e i comuni di: Tropea; Ricadi; Briatico; Parghelia; Zambrone; Drapia. Durante la manifestazione sarà presente un gazebo in cui i ragazzi del servizio civile distribuiranno materiale informativo e gadget. Per incrementare il numero di donatori e renderli consapevoli dell’importanza del gesto che, se vorranno, potranno compiere. Nel tempo di un caffè e con la gratificazione di aver contribuito ad aiutare una vita a continuare ad alimentarsi. Nata il 4 luglio 2004 dall’idea di Giuseppe Russo, primo presidente, (2004 – 2007), e avente sede in un’ala del nosocomio cittadino (concessa dall’allora Dg dell’Asp Armando Crupi), l’Avis di Tropea ha visto avvicendarsi come presidenti, oltre a quelli citati, Caterina Forelli, attuale presidente provinciale, che l’ha gestita dal 2007 al 2016, e da Angelo Stumpo (2017 al 2020).
Un «traguardo importante», secondo il presidente Ferrara, per il quale: «Da un piccolo gruppo di amici si è passati ad avere oltre 200 soci, che periodicamente contribuiscono alla vitale causa». Analoga considerazione e medesime felicitazioni dalla presidente provinciale Forelli, la quale, oltre ai risultati in termini di soci e donazioni, incrementati negli anni e con le diverse gestioni, ha sottolineato «l’impegno nella diffusione della cultura del dono gratuito con tornei sportivi, servizio civile, borse di studio organizzate con altri enti, cortometraggi con attori famosi e campagne di prevenzione, predisposte pure con altre istituzioni del territorio (nelle scuole, sulle piazze e in spiaggia)». E tanto altro, fatto dai presidenti e volontari succedutisi in questi primi vent’anni di attività.

Fonte: Zoom24

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