Le Fondazioni riaprono «botteghe»
mA – Osservatorio dei Mestieri d’Arte è un progetto nato nel 2001 per iniziativa della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze con l’obiettivo di salvaguardare e tutelare il patrimonio storico artistico dei mestieri d’arte. Molteplici le iniziative culturali e promozionali che negli anni sono state messe in campo per promuovere questo settore e per creare una rete virtuosa di collaborazioni locali, nazionali e internazionali con l’obiettivo di far conoscere le eccellenze artigianali italiane. Innumerevoli i progetti formativi e divulgativi, i tirocini,
O l’apertura straordinaria di antiche botteghe, mostre ed esposizioni, pubblicazioni e convegni che OmA ha realizzato negli anni. Tra le tante iniziative www.italia-sumisura.it, un portale in doppia lingua che raccoglie una selezione periodicamente aggiornata di indirizzi di botteghe e di atelier di assoluta eccellenza su tutto il territorio italiano e la consegna di una targa in ceramica alle botteghe artigiane che si distinguono per l’alta qualità delle produzioni e dei materiali, i processi produttivi non standardizzati, l’utilizzo di tecniche tradizionali e l’introduzione di tecnologie innovative. Dal 2010 OmA è associazione senza scopo di lucro tra Fondazioni bancarie. Ad oggi sono 14 le Fondazioni che vi aderiscono, tra cui «Con il Sud». Proprio quest’ultima ha stato recentemente lanciato un bando da 800mila euro complessivi, rivolto alle organizzazioni del Terzo settore di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia per tutelare e rinnovare le eccellenze della tradizione artigiana meridionale che stanno scomparendo.
Il bando interviene su settori artigianali particolarmente vulnerabili: dal ricamo tradizionale, come lo squadrato lucano, all’intreccio di fibre vegetali per realizzare cesti a Reggio Calabria o nasse e reti da pesca in Sardegna; dalla produzione di fili di seta a Catanzaro alla costruzione del mandolino napoletano e della chitarra battente cilentana; dalla costruzione di carretti siciliani alla tessitura con la tecnica del fiocco leccese o alla filatura della lana in Sardegna. Sono solo alcuni degli esempi di saperi antichi che rischiano realmente l’estinzione e che, inseriti in opportuni percorsi di innovazione e inclusione sociale, possono al contrario rappresentare opportunità per nuovi talenti e occasione per sperimentare approcci e modelli inediti di valorizzazione. © RIPRODUZIONE RISERVATA Il progetto
Osservatorio dei Mestieri d’Arte è nato nel 2001 per iniziativa della Cassa di Risparmio di Firenze Il bando di «Con il Sud»