Ci ritroveremo a Locri il 21 marzo per partecipare alla giornata della Memoria e dell’Impegno, in continuità con il lavoro portato avanti in questi anni di intensa attività. Il 21 marzo, appuntamento che attendiamo di anno in anno, preparandolo con cura, consapevoli del messaggio forte che vogliamo trasmettere in quel giorno: il momento fondamentale di un percorso che proseguirà nel corso dell’anno, il primo giorno di qualcosa che rinasce e prosegue. Questo qualcosa è la speranza, che ha rischiato di essere distrutta a causa delle tante vittime uccise dalla violenza mafiosa. Non sono solo nomi ma storie di vita. Sogni rimasti in sospeso. Ora affidati ad ognuno di noi.
Questi mesi sono stati ricchi di contenuti, emozioni ed esperienze condivise, hanno visto le testimonianze di scuole, giovani, associazioni, e familiari delle vittime che sempre in maggior numero lavorano attraverso un impegno quotidiano nella lotta alle mafie e che sentiamo l’esigenza di ringraziare. Più di venti le scuole che hanno partecipato ai nostri incontri, varie le iniziative di animazione territoriale (presentazione di libri, dibattiti, incontri preparatori verso il 21 marzo, rassegne…) realizzate tra Catanzaro città e provincia, rese possibili grazie alla sensibilità, disponibilità e passione dei soci, delle associazioni – aderenti e non al coordinamento -, di persone “speciali” con le quali stiamo provando a costruire insieme percorsi di speranza e giustizia, pur nella consapevolezza dei nostri limiti. Durante le attività abbiamo messo in comune preoccupazioni e verità, le cose positive e negative del nostro territorio per non accontentarci dei risultati raggiunti, ma per continuare a metterci in gioco. Nel nostro impegno la consapevolezza di una maggiore responsabilità per garantire una sempre maggiore concretezza , continuità d’azione sui vari livelli (educativo, informativo e sociale), una testimonianza vera, e comunque anche uno sguardo positivo verso il futuro.
Le notizie che ci pervengono, con preoccupante frequenza, dai mezzi di informazione non aiutano certo ad alimentare la fiducia nei confronti della realtà che ci circonda. Durante questi anni ci siamo confrontati e continuiamo a confrontarci con chi nella vita combatte contro le ingiustizie, chi ha perso un proprio caro per colpa delle mafie. Dalla tragedia si può trarre una sorta di nutrimento per continuare ad andare avanti pensando di avere davanti un bicchiere mezzo pieno invece che mezzo vuoto. Ma se è giusto denunciare con forza tutto ciò che non va, bisogna anche saper trovare un equilibrio tra denuncia e proposta, imparare a cogliere le positività che esistono e che alimentano la speranza. Pensiamo quindi alle scuole della nostra rete aderenti ai percorsi “Dalla Memoria all’Impegno” ( IIS “E. Fermi”, LS “L. Siciliani, IIS di Sersale-Botricello, ICS Manzoni- Catanzaro Nord, IC Pascoli-Aldisio, ICS di Cropani, IC.Petronà, I.C. “Patari-Rodari”, I.C.S Taverna, I.C. “Don Milani”, ICS di Curinga, IC “ Mater Domini”, ICS “G. Sabatini” di Borgia), alle scuole che si sono avvicinate in vista del 21 marzo (IC “Girifalco-Cortale”, IC Sant’Eufemia Lamezia, IC “S. Gatti”e LS “Galileo-Galilei”di Lamezia Terme, IIS “E. Ferraris”di Chiaravalle Centrale), alla Comunità Ministeriale di Catanzaro con la quale abbiamo intrapreso l’inizio di un percorso di educazione alla cittadinanza e responsabilità, agli studenti della Consulta Studentesca di Catanzaro, alle associazioni che animano il nostro coordinamento ( Confesercenti, Legacoop, Kyosei coop. sociale, Agesci Zona Tre Colli Catanzaro, Agesci Zona del Reventino, Emmaus Catanzaro, Centro Calabrese di solidarietà, Coop. Eureka, CGIL Catanzaro-Lamezia, Associazione Ave-Ama, Ass. Mons Oscar Romero, Il grillo Parlante, AIAB, Slow Food Catanzaro ) alle molte e diverse realtà che lavorano per costruire consapevolezza, opportunità e diritti.
Sono segni di speranza che non cambiano il mondo ma certamente danno la misura di quanto è possibile realizzare se c’è una volontà condivisa, una capacità di mettere insieme le forze. Perché la forza della nostra speranza dipende dal modo con cui traduciamo in concreto, nei fatti di ogni giorno, le idee per le quali ci sembra giusto vivere.