Anche quest’anno il 25 giugno Libera ricorderà Domenico “Dodò” Gabriele con “Liberi… di giocare”. Ma ricordare Dodò non può e non deve essere la memoria delle celebrazioni, delle parole di circostanza, ma la memoria viva della responsabilità e della coerenza.
Perciò è importante esserci, partecipare, perché ricordare Dodò deve essere l’impegno a costruire città libere: libere dalle mafie, dalla corruzione, da ogni forma di illegalità, dalla paura e dall’insicurezza ma anche libere dalla rassegnazione, dalla delega, dalla passività e dall’indifferenza che ci impoverisce tutti. Si tratta, come sempre, di scegliere ogni giorno “da che parte stare”: con Dodò e le vittime innocenti o con mafiosi ed assassini.