Libera vicino alle vittime di racket ed usura

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Riceviamo e pubblichiamo:

“Andrea Dominijanni, un imprenditore della provincia di Catanzaro, ha denunciato. Per quanto si sia sentito debole e senza speranza, non si è rassegnato a lasciare la sua vita, la sua famiglia ed i suoi beni -conquistati con anni di duro lavoro- nelle mani di coloro a cui nulla doveva.

La sua reazione di grande coraggio non è stata una decisione presa in solitudine, accanto a lui noi ci siamo schierati. L’associazione Libera e il suo sportello S.O.S giustizia in collaborazione con la Camera di Commercio di Catanzaro ha camminato insieme ad Andrea Dominijanni, percorrendo l’unica strada possibile per riscattare la propria esistenza dalla schiavitù. Chi vede minacciata la propria libertà d’impresa deve assumersi la sua responsabilità personale, ma dev’essere consapevole che non sarà solo: cittadini e associazioni non si gireranno dall’altra parte e lo Stato, nelle sue istituzioni preposte, sarà pronto a tutelarlo.
Libertà è la parola d’ordine. Per Don Marcello Cozzi – referente nazionale del servizio Sos giustizia di Libera – l’unica vera difesa e il solo modo per riappropriarsi della propria vita, della propria azienda e per vivere veramente in “tranquillità”, è trovare la forza di denunciare. Non possono essere quattro delinquenti e mafiosi di turno a privarci della libertà. Ecco perché non c’è alternativa alla denuncia, ecco perché occorre consentire agli organismi preposti di potere venire a conoscenza di quei dati sull’estorsione indispensabili per una efficiente opera di prevenzione e repressione. Ed ecco perché noi continueremo ad affiancare ed accompagnare alla denuncia chiunque decida di non consegnare in mani criminali i sacrifici di una vita.”

Donatella Monteverdi
referente Libera Catanzaro

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