“Mai sole al mondo”: l’iniziativa di Fondazione Just Italia per le donne vittime di violenza
Un’iniziativa pensata per sostenere il progetto R.E.A.M.A di Fondazione Pangea per l’attivazione di una Rete nazionale per l’Empowerment e l’Auto Mutuo Aiuto per le donne
Si chiama “Mai sole al mondo” l’iniziativa per le donne vittime di abusi e violenza di Fondazione Just Italia, Onlus che fa capo all’omonima azienda di Grezzana (VR) che distribuisce cosmetici svizzeri a domicilio. Una iniziativa di grande portata etica e sociale, realizzata per “celebrare” dieci anni di impegno concreto sul fronte della Responsabilità Sociale e riconfermare la vicinanza , mai venuta meno, al mondo femminile, ai suoi problemi, ai suoi valori.
“Mai sole al mondo”, cui Fondazione Just Italia ha dato identità e riconoscibilità anche attraverso un logo di forte valore simbolico, sostiene il progetto R.E.A.M.A di Fondazione Pangea, organizzazione che dal 2008 si occupa, in Italia, e dal 2002 all’estero, dei diritti delle donne e che attraverso questo Progetto si propone di mettere in comune esperienze e competenze per contrastare violenze e abusi.
Il Progetto punta all’attivazione di una Rete nazionale per l’Empowerment e l’Auto -Mutuo-Aiuto (R.E.A.M.A, per l’appunto) per le donne che abbiano subito violenza . Una rete cui diano il proprio contributo altre donne colpite dalla medesima esperienza, ma anche professioniste, specialisti, avvocatesse, Centri antiviolenza, Associazioni capaci di dare aiuto e orientamenti concreti per sé stesse, i figli, il lavoro, il futuro . Il quadro di riferimento, è bene ricordarlo, è devastante, basti pensare che 62 milioni di cittadine europee tra i 17 e i 74 anni, cioè una donna su 3, in Europa, hanno subito qualche forma di violenza.
Operativamente, Il network R.E.A.M.A prevede la sensibilizzazione sui temi della violenza e il coordinamento di una rete di “Antenne” cui le donne in difficoltà possano rivolgersi. Questo significa figure di riferimento attive sul territorio, formate per dare ascolto e supporti concreti, o che abbiano già solide competenze in vari settori. Donne ex vittime di violenza, Avvocatesse per il supporto sugli aspetti legali e le procedure relative alla violenza sulle donne ma, anche, Centri Antiviolenza e case rifugio, esperti, Associazioni e Istituzioni, ecc.
La Rete R.E.A.M.A., la cui attivazione sta procedendo rapidamente, si è già dotata di uno sportello antiviolenza online (sportello@reamanetwork.org,) cui è possibile rivolgersi, e di uno sportello per le vittime di violenza economica, finalizzato ad analizzare la situazione debitoria delle vittime e a cercare le possibili soluzioni(miaeconomia@reamanetwork.org😉. Come previsto, è stato inoltre costituito il Comitato Scientifico ed è già al lavoro un team di avvocatesse per l’analisi dei molteplici aspetti legali.
Ancora una volta, prendendo spunto dal proprio “Decennale”, Fondazione Just Italia ha riconfermato la vicinanza al mondo delle donne nell’ambito della propria missione: esprimere concretamente la volontà dell’azienda di agire per il cambiamento e promuovere una cultura della responsabilità – individuale, collettiva e d’impresa – nei confronti di tutta la società.
Un impegno cui Fondazione Just Italia non è mai venuta meno se si considera che, in 10 anni, ha sostenuto iniziative di Responsabilità Sociale per ben 4 milioni di Euro, con il supporto costante di Just Italia, l’azienda che la ha voluta e creata e che dall’inizio della propria attività, nel 1984, ha registrato anni di crescita ininterrotta, grazie a una gamma eccellente di cosmetici destinati al benessere della famiglia e proposti a domicilio da 25.000 incaricati alla Vendita, capaci di costruire, nel tempo, una Relazione con i consumatori basata sulla Fiducia.
«La nostra storia imprenditoriale, la nostra vicinanza alle donne, i valori che abbiamo sempre condiviso ci hanno portato in questa direzione», ricorda Daniela Pernigo, direttore marketing e comunicazione di Just Italia e Vicepresidente della Fondazione, «Il progetto R.E.A.M.A. di Pangea ci ha coinvolti e stimolati sia per gli obiettivi che si prefigge, sia per la solidità e presenza di tante competenze professionali. L’imperativo, per chiunque abbia a cuore le donne e sia consapevole dei drammi legati agli abusi e alla violenza, è quello di non “ girarsi dall’altra parte” e di non farle sentire “mai sole al mondo”»