Medico e paziente a confronto: due mondi diversi che possono incontrarsi

paziente medico

Mancanza di tempo, scarsa comunicazione con il paziente, stress da turn over: non è mancata l’autocritica da parte dei medici, invitati a rappresentare la categoria, all’incontro organizzato sabato scorso nella Sala Concerti del Comune dalla Cisl Pensionati, dal Coordinamento delle Donne in seno alla Cisl e dalla Federazione delle Associazioni di Volontariato in Oncologia (Favo), con il contributo del Centro Servizi al Volontariato della provincia di Catanzaro.
Il titolo scelto per l’occasione (alla quale ha preso parte, per conto del sindaco, l’assessore Concetta Carrozza), “Il paziente sale in cattedra: medico, ascoltami!”, è stato volontariamente provocatorio: sono tante, anzi, troppe, le volte in cui i pazienti lamentano di non essere ascoltati dai medici che li hanno in cura, e di soffrire della disattenzione che il medico, troppo concentrato sulla cura, riserva invece al loro stato d’animo.

Certo, una Sanità da tempo commissariata e ossessionata dal piano di rientro si ritrova a dover fare i conti con un “budget” che impone sacrifici, sia in termini di qualità delle prestazioni che di carenza di personale, eppure – hanno ammesso l’oncologo del Pugliese – Ciaccio Bonaventura Lazzaro, l’esperto di terapia del dolore Rosario Russo, ed il medico di medicina generale dell’Asp di Catanzaro Antonio Gerace, in risposta alle domande incalzanti del giornalista Enzo Nania – conviene senz’altro “perdere tempo” nell’ascolto del paziente per rendere più efficaci le procedure di intervento. “Noi ci rifiutiamo di fare i medici ragionieri – è stato il commento di Gerace – ma è anche vero che la popolazione oggi è sempre più esigente, richiede interventi “pluriterapici” spesso non necessari e si affida a quello che dice “Dr. Google”.
Le liste d’attesa, i pronto soccorsi presi d’assalto, i 400 milioni spesi ogni anno per l’emigrazione sanitaria sono stati oggetto della fotografia impietosa che Domenico Zannino, segretario generale della Cisl delle province di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, ha rappresentato della situazione regionale. Il disagio emotivo dell’ammalato, che spesso lo spinge a ricercare su internet le informazioni di cui ha bisogno, è stato anche al centro dell’intervento di Eugenia Alfieri, responsabile del coordinamento donne della Cisl di Catanzaro, e di Margherita Carignola, coordinatrice regionale, che ha fatto riferimento al giuramento di Ippocrate ed all’importanza dell’ascolto del paziente in esso contenuto.
Quel che è certo è che se esistono i medici che non ascoltano (ed il divario con il Nord Italia è rappresentato anche da questo) è anche vero che vi sono pazienti che parlano troppo. “In media stat virtus”, dicevano i latini: ragion per cui il medico non dovrebbe mai allontanarsi dall’obiettivo precipuo, ovvero la cura del paziente nel miglior modo possibile, ma il paziente a sua volta dovrebbe pretendere un diritto alla sostenibilità della cura che sia sganciata dalla politica e dal clientelismo imperante.
Ad alcuni passi significativi del libro “A spasso con il lupo” di Luana Maurotti, lette dalla giornalista Benedetta Garofalo, è stata affidata la conclusione dell’incontro: il racconto dell’odissea che l’autrice (assente per motivi di salute) ha dovuto affrontare prima che le venisse diagnosticata – e poi ufficialmente “certificata” – la malattia, ha emozionato il pubblico presente perché vero, e perché ben condensa l’angoscia di chi sa di essere malata e non è creduta.

Ufficio stampa CSV Catanzaro

Stampa o condividi