Melissa, consegnato il Premio Polis

Serata di Gala per la prima edizione del Premio Polis istituito nel 2021 come onorificenza che si vuole attribuire a persone o organizzazioni che hanno realizzato azioni umanitarie, volte al benessere comune e al riconoscimento dei diritti umanitari inalienabili.
La premiazione è un’iniziativa speciale sviluppata dall’Associazione il Lunario, che si inserisce all’interno del festival “Ra.Me.  Le Radici del Mediterraneo – Festival di Teatro e Arti Performative” organizzato da Teatro Ebasko a Melissa.
Per il primo Premio Polis, in quest’anno particolare, ci si è soffermati su due delle opere di Misericordia: dare da mangiare agli affamati, dare da bere agli assetati. Il diritto all’alimentazione, così come quello all’acqua, rivestono un ruolo importante per il conseguimento di altri diritti.
È necessario, pertanto, che si maturi una coscienza solidale: l’accesso al cibo e all’acqua è un diritto universale di tutti gli esseri umani, senza distinzioni né discriminazioni.
L’intento della Commissione è stato di intercettare una figura o un’organizzazione culturale o umanitaria che si era spesa per alleviare tante sofferenze materiali.
Non è stato facile individuare oltre alle azioni una storia da premiare, perché la serata è stata contornata da storie raccontate direttamente dagli intervenuti, storie che si sono intrecciate tra di loro come quelle di Valentino Zito che ha descritto la storia della Cantina di famiglia e l’apicolture Luigi Calenda di Verzino partito con l’idea delle api sfogliando un libro del ‘500, queste due storie hanno prodotto la bevanda offerta nella serata che è stata preparata come nell’antica Grecia e cioè l’Ippocrasso che è un preparato di vino, miele ed erbe aromatiche. Altre due belle storie sono state messe insieme per la preparazione del premio prodotto dalla Studio Alaios e Pucci Gioielli con due materie di artigianalità, la terracotta ed il metallo prezioso laccato.
Storie che si sono contaminate con l’Associazione vincitrice del Premio Polis 2021, “L’emporio della solidarietà Genezareth” un RIPARO per la crisi di Reggio Calabria, il Premio ritirato da Don Antonino Russo anima dell’Associazione e da una rappresentanza di volontari.
“L’emporio della solidarietà Genezareth” – accoglie ed ascolta le persone in difficoltà;
– ridà dignità alle persone in difficoltà sostenendole ad essere soggetti attivi invece che assumere   un atteggiamento di passività di fronte alle difficoltà;
– rende autonome  e consapevoli le scelte d’acquisto – riduce lo spreco alimentare – diffonde valori etici, innescando un’economia solidale che pone la gratuità e il dare, al centro del suo operato, inserendosi negli spazi lasciati vuoti dal sistema di welfare.
– ha creato una  “rete solidale virtuosa” tra imprenditori, associazioni ed istituzioni, per cercare insieme formule, strumenti e mezzi per favorire il reinserimento dei soggetti in stato di disagio tutelandone la loro dignità.
Alla serata hanno partecipato il Sindaco di Melissa Raffaele Falbo, il vicesindaco Carmine Macrì, l’Assessore Carlo Poerio, Simone Bevilacqua direttore artistico del Festival Rame.
Un ringraziamento da parte di colui che è stato l’anima del Premio Alfonso Calabretta a tutti i partecipanti arrivati da tutta Italia per il Festival Rame 2021 per la collaborazione, un grazie particolare a tutta l’Amministrazione di Melissa che ha colto subito l’anima del Premio e quello che negli anni potrà produrre quest’azione culturale unica rivolta al terzo settore ed al volontariato.
Giovanni Rizzo Presidente Regionale del Banco delle Opere di Carità ha voluto essere vicino all’Associazione premiata per tutti questi anni di lavoro sinergico con azioni importanti nel territorio reggino e poi esponendo tutti i grandi numeri che la Fondazione Banco delle Opere di Carità espleta senza sosta in Calabria aiutando chi è meno fortunato.
A conclusione della serata l’Associazione Help Family ha voluto premiare il Gruppo della Protezione Civile di Cirò Marina per il servizio che sta espletando nel centro vaccinale di Cirò Marina.

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