Messina, la stazione abbandonata rivive grazie al volontariato
Assegnata gratuitamente la stazione dismessa di Novara – Montalbano – Funari nel comune di terme Vigliatore. I locali diventeranno la sede dell’associazione Angeli sull’asfalto e ospiteranno attività formative e di sensibilizzazione. Il progetto, sostenuto dal Csv locale, rientra nel protocollo nazionale promosso da CSVnet
Attività di sensibilizzazione e prevenzione sul tema della sicurezza stradale ma anche formazione e interventi per la riduzione di comportamenti devianti e violenti.
Sono alcune delle iniziative che verranno realizzate dall’associazione “Angeli sull’Asfalto” all’interno spazi della stazione ferroviaria di Novara – Montalbano – Furnari nel comune di Terme Vigliatore.
Grazie al supporto del Csv di Messina infatti l’associazione potrà utilizzare gratuitamente la struttura messa a disposizione nell’ambito del protocollo “Volontariato in stazione” siglato nel 2013 tra CSVnet, Ferrovie dello stato e Rete ferroviaria italiana per dare nuova vita alle stazioni impresenziate (attive come scalo ma prive di personale delle ferrovie) che vengono messe a disposizione del volontariato per progetti di utilità sociale, civica e culturale.
Un percorso giunto a coronamento dopo quattro anni di lavoro. Era il mese di aprile del 2016, infatti, quando “Angeli sull’asfalto” ha presentato il proprio progetto, “Noi, oltre la strada”. La segnalazione dell’esistenza del protocollo era arrivata dal Csv Messina che “è stato sempre al nostro fianco, supportandoci con consulenze e consigli”, sottolinea Lucilla Barbasini, presidente dell’organizzazione.
Il Csv siciliano d’altronde ha già altre due esperienze di successo alle spalle, avendo supportato nel 2017 l’associazione Maria Regina per la riqualificazione e il riuso della stazione ferroviaria dismessa di Camaro superiore e la concessione, nello stesso anno, della stazione di Spadafora alle Misericordie che operano nella città, che già ne tenevano una parte in affitto.
“Ora dobbiamo metterci a lavoro, senza indugi, per rendere i locali, che sono rimasti inutilizzati per anni, idonei alle attività che vogliamo proporre e che ci auguriamo vedrà coinvolta, oltre alle associazioni che perseguono i nostri stessi scopi e finalità, la cittadinanza tutta” spiega Lucilla Barbasini.
La stazione parzialmente dismessa diverrà la sede primaria delle attività dell’associazione nata nel 2011 per la crescita socio-culturale, stradale e civica della persona, ma che nel tempo ha allargato il suo raggio d’azione includendo anche la prevenzione e la riduzione dei comportamenti devianti e violenti, tra i quali – ricorda Barbasini – “rientra appieno anche la violenza stradale”. In questo senso ha realizzato azioni di formazione e informazione destinate a diverse fasce d’età in collaborazione con le scuole, istituzioni e altre associazioni e siglando convenzioni anche con i tribunali e l’ufficio di esecuzione penale esterna (Uepe) di Messina per collaborare a percorsi alternativi al carcere nell’ambito dei lavori di pubblica utilità e messa alla prova. Il progetto grazie a cui l’associazione ha ottenuto i locali della stazione ha ottenuto il patrocinio del ministero della Giustizia, dell’Automobile Club Italia e il sostegno dell’Onu tramite Jean Todt, ex direttore della Ferrari ora inviato speciale del segretario generale delle Nazioni Unite per la sicurezza stradale.
“Da mamma superstite di vittime della strada – dice Lucilla Barbasini che ha perso la figlia e il suo fidanzato in un incidente stradale avvenuto nella notte di Capodanno 2008 a Furnari – continuo a pensare che non esista battaglia che sia troppo grande per essere intrapresa… La determinazione ci porta sempre al raggiungimento sano di traguardi che, oltre a procurarci grandi soddisfazioni, riversano i propri effetti sulla comunità”.