Il metodo "Teci" presentato a Mantova

LA TECI A MANTOVA 4

La metodologia Teci (Terapia Espressiva Corporea Intergrata), unica in Italia per la cura ed il contenimento naturale delle demenze, ideata da Elena Sodano, presidente dell’Associazione Ra.Gi. Onlus di Catanzaro, continua ad essere protagonista nello scenario nazionale. Nella giornata di sabato 19 maggio, infatti, il metodo, accuratamente descritto nel manuale “Il Corpo nella Demenza” (Maggioli, 2017), scritto dalla stessa Sodano, è stato presentato nel corso del convegno “Non ti scordar di me” – Cura e gestione delle persone con Alzheimer, svolto all’interno del Teatro Auditorium di piazza Ghelli a Poggio Rusco (MN) ed organizzato dall’associazione di volontariato “Non ti scordar di me”.

Nel corso dell’evento, pensato per fare il punto sullo stato dell’arte nel campo della cura delle persone affette da demenze e del sostegno alle famiglie, facendo luce su nuovi approcci terapeutici, il metodo Teci non è stato solo descritto, ma anche applicato nel corso di un momento pratico in cui scoprire ed approfondire gli aspetti della terapia.
La Teci nasce a seguito di un percorso decennale di studi e ricerche sul campo ed oggi viene applicata all’interno dei due Centri Diurni territoriali gestiti dalla Ra.Gi Onlus: lo Spazio Al.Pa.De. (Alzheimer, Parkinson e Demenze) del Centro Diurno di Catanzaro, attivo dal 2008 ed il Centro Diurno “Antonio Doria” di Cicala. Quest’ultimo è parte di un progetto unico in Europa, ponendosi come parte integrante del Primo Borgo Amico delle Demenze, inaugurato lo scorso 11 maggio, un luogo in cui le persone affette da tali patologie potranno vivere una vita normale e senza pregiudizi, grazie all’integrazione in una comunità adeguatamente formata ad accoglierli. Questo progetto è parte dell’iniziativa Dementia Friendly Community Italia curata dalla Federazione Italiana Alzheimer e lanciata in Europa dall’Alzheimer’s Society del Regno Unito.
Nello specifico, il metodo Teci si basa sull’intuizione che i cosiddetti disturbi del comportamento non sono altro che delle “eruzioni corporee” attraverso cui il malato di Alzheimer cerca di
esprimere quel suo bisogno non più capito, perché a causa della malattia non è esprimibile attraverso il linguaggio. Da qui la creazione di “nuovi ponti di comunicazione” per raggiungere chi non può più esprimersi in modo convenzionale con la Teci, che mira a promuovere il movimento simbolico ed auto-espressivo, favorendo il risveglio della memoria corporea dei pazienti con malattia di Alzheimer o altre demenze mediante gesti, sensi, emozioni e rapporto affettivo, fattori che nessuna devastazione cerebrale potrà mai cancellare.
Si tratta di una terapia che mira a ridare dignità a chi è affetto da queste patologie, puntando alla cura non alla guarigione.

Stampa o condividi