Mileto – l’Avis entra nelle scuole per sensibilizzare alla donazione del sangue.
È partita l’iniziativa dell’Avis comunale di Mileto, tesa a sensibilizzare le scuole del territorio sulla tematica della donazione del sangue. In questo ambito, infatti, un primo incontro con circa cento alunni delle classi quinte dell’Istituto Comprensivo cittadino si è svolto nei giorni scorsi presso la “Sala delle Laudi”. All’appuntamento sono intervenuti, tra gli altri, il dottor Lello Rovito del Centro trasfusionale di Vibo Valentia, la dirigente scolastica dell’Ic Giuseppina Prostamo, il presidente dell’Avis comunale Aldo Angillieri, i membri del direttivo Maria Grazia Giordano e Pasquale Calzone.«L’Avis – ha spiegato nell’occasione il dottor Rovito, illustrando le varie sfaccettature riguardanti l’attività dell’Ente – è un’associazione di volontari ed è costituita tra coloro che donano periodicamente, volontariamente e responsabilmente il proprio sangue. Un gesto gratuito di grande spessore, che permette di salvare vite umane, visto che questo elemento risulta indispensabile per l’organismo umano e non è, ad oggi, riproducibile».
Allo specialista di settore ha fatto seguito l’intervento della professoressa Prostamo, la quale, dal canto suo, ha focalizzato l’attenzione sull’importanza di fare solidarietà e su come l’Istituto da lei guidato «si stia adoperando per coinvolgere e promuovere la cultura dell’aiuto spontaneo e gratuito nei confronti di chi ha bisogno, sotto tutti gli aspetti. In questa fase finale dell’anno scolastico – ha aggiunto la dirigente scolastica – ci saranno una serie di iniziative su diverse tematiche, quali la legalità e l’educazione stradale, e incontri con altre associazioni di volontariato al fine di educare e concorrere alla completa crescita sociale dell’alunno».Il Presidente Angillieri, infine, si è soffermato sull’importanza di diventare, una volta maggiorenni, «donatori di sangue mettendosi al servizio degli altri», sull’esigenza di instaurare un rapporto di collaborazione con le altre istituzioni del territorio, sulla programmazione annuale dell’associazione, «in particolare tesa a promuovere una capillare informazione e sensibilizzazione della cultura della donazione nella realtà territoriale, in modo da contribuire con le raccolte al fabbisogno delle realtà ospedaliere della provincia».
di GIUSEPPE CURRA’