Modello EAS: le variazioni dei dati da comunicare entro il 31 marzo

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Modello EAS 2018: scadenza fissata al 31 marzo per le associazioni che dovranno adempiere all’obbligo di comunicare all’Agenzia delle Entrate le variazioni avvenute nel 2017.
Per le associazioni che, invece, aprono direttamente nel 2018, la scadenza per la presentazione del modello Eas rimane quella di 60 giorni a partire dalla data di costituzione dell’associazione stessa.

La presentazione del modello modello EAS rappresenta quindi uno dei principali obblighi degli enti associativi senza scopo di lucro che usufruiscono delle agevolazioni fiscali previste dall’art. 30, comma 1 del D.l. 185/2008. Partiamo dalla ratio dell’adempimento: perché le associazioni devono presentare il modello EAS all’Agenzia delle Entrate?

Le quote e i contributi associativi nonché, per determinate attività, i corrispettivi percepiti dagli enti associativi privati, in possesso dei requisiti richiesti dalla normativa tributaria, non sono imponibili. Per usufruire di questa agevolazione è necessario che gli enti trasmettano in via telematica all’Agenzia delle Entrate i dati e le notizie rilevanti ai fini fiscali, mediante un apposito modello, definito appunto modello EAS ovvero modello Enti Associativi. Il modello EAS deve essere trasmesso a cadenza annuale ed entro il 31 marzo in caso di variazioni rilevanti a fini fiscali.

In vista della scadenza per l’invio del modello EAS 2017 ecco tutte le indicazioni necessarie su quali sono i dati da comunicare e quali sono le associazioni obbligate all’invio all’Agenzia delle Entrate.

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