Alcune associazioni del terzo settore hanno deciso di riunirsi in un Coordinamento Regionale, affinchè i Diritti delle Persone con sindrome di Down, Autismo e Disabilità Intellettiva vengano tutelati.
I bambini e i ragazzi con sindrome di Down, Autismo e Disabilità Intellettiva hanno bisogno di interventi psicoeducativi, logopedici e di didattica speciale precoci, intensivi e continuativi per acquisire gli apprendimenti di base. Tutti questi si sono interrotti bruscamente in seguito all’emergenza sanitaria, lasciando un vuoto educativo gravissimo per l’evoluzione cognitiva, personale e relazionale degli interessati. Certamente il distanziamento sociale è stata l’unica soluzione efficace per stigmatizzare il potenziale contagio da Covid19, ma ad oggi poco o niente è stato programmato per ripristinare gli interventi educativi e riabilitativi delle persone con disabilità, né tantomeno si è pensato ad interventi alternativi.
È del 27 aprile la lettera del Ministro Azzolina per tutti i dirigenti scolastici sull’argomento didattica a distanza per alunni con disabilità, ma non è stata assolutamente risolutiva, visto che ancora, dopo due mesi arrivano segnalazioni di alunni letteralmente abbandonati dai loro insegnanti curriculari e di sostegno, e con loro sono state abbandonate anche le famiglie, senza supporto e senza relazioni con i docenti.
Sicuramente la situazione non è semplice, ma non è più possibile pensare di poter lasciare indietro degli studenti e che per loro non venga garantito il diritto allo studio.
Ma l’inadempienza che ha per vittime le persone con disabilità non si limita a questo. In Calabria non tutte le Asp territoriali hanno previsto la riattivazione delle terapie riabilitative, come da DPCM 26 aprile 2020; tantissime non prevedono di attivare servizi alternativi, come la teleriabilitazione, per tutelare i pazienti dai rischi di contagio.
È dunque inammissibile che chi godeva di questi servizi rimanga escluso: tali servizi devono essere garantiti, con diverse e nuove modalità. Si rimanda, per esempio, alle Buone Pratiche della Regione Emilia Romagna dove sono stati subito erogati interventi di sostegno educativo a domicilio e aperti in deroga alcuni Centri del Privato Sociale, autorizzati dai Comuni e dalla AUSL, per l’accesso di PcD al fine di dare continuità educativa e sollievo ai caregiver.
La prolungata sospensione dei servizi, in Calabria, in un clima di grave incertezza e di isolamento forzato, ha causato gravi ricadute sul funzionamento delle persone.
Per questo motivo il neocostituito coordinamento regionale ha una richiesta di interventi urgenti e applicazione di buone prassi alla presidente della Regione Calabria Jole Santelli, all’assessore alle Politiche sociali Gianluca Gallo, all’assessore all’Istruzione Sandra Savaglio, al dirigente generale delle Politiche sociali Roberto Cosentino, al dirigente generale alla Tutela della salute Antonio Belcastro, al presidente della Consulta Terzo settore Giovanni Pensabene, al direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale della Calabria Maria Rita Calvosa ed al Garante per l’Infanzia e l’adolescenza Antonio Marziale.
Al Coordinamento Regionale delle associazioni per la Tutela dei Diritti delle Persone con sindrome di Down, Autismo e Disabilità Intellettiva hanno finora aderito:
Associazione Italiana Persone Down sezione di Cosenza – Emily Amantea
Diversi ma Uguali KR – Alessia Sisca
la CRISALIDE ODV- Roberto Salerno
Lucky Friends A.S.D. Lamezia Terme- Rosario Cortese
Mamas Lucky Associazione di Volontariato Lamezia Terme- Lucia Perri
Associazione Italiana Persone Down Catanzaro- Girolama Mustari
Gli Angeli Di Pollicino – Mariangela Giovinazzo
Heart Arte Accademy A.S.D. – Enrico Borrelli
Ragazzi in Gamba Palmi– Antonio De Nuccio
Io Noi ODV – Concetta Cianni
Angsa Crotone – Nadia Fabiano