Continua l’impegno di Fondazione Città Solidale, Ente attuatore del progetto In.C.I.P.I.T. per la zona di Catanzaro e parte della sua provincia, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Pari Opportunità, di cui ha la titolarità la Regione Calabria, nel contrasto del fenomeno del Traffico di esseri umani e relative tipologie di sfruttamento.
Un fenomeno che interessa quasi un milione di persone nel continente europeo e che rappresenta per le organizzazioni criminali transnazionali il secondo business subito dopo il narcotraffico. Un impegno che ha visto nelle giornate scorse un presidio di sensibilizzazione all’interno del cortile del Palazzo Comunale di Catanzaro, dove numerosi passanti sono stati avvicinati dagli operatori della Fondazione per costruire momenti di confronto e di riflessione su questa triste piaga dei nostri giorni. Un momento anche per far conoscere all’opinione pubblica i vari volti di questo terribile fenomeno dal lavoro gravemente sfruttato all’accattonaggio ed economie illegali forzate (spaccio e furti), per poi finire alla prostituzione. La Tratta degli Essere Umani, ormai, si è affacciata prepotentemente, in questi anni, anche sul nostro territorio e vede le vittime in costante aumento. Per questo motivo, Fondazione Città Solidale ha allestito questo punto di contatto con il territorio e lo ha voluto fare all’interno della Casa Comunale, simbolo della comunità Catanzarese. Un ente che si è dimostrato sensibile all’argomento nella persona del sindaco Sergio Abramo, dell’assessore alle Politiche Sociali Lea Concolino e del presidente del Consiglio Comunale Marco Polimeni. Fondazione Città Solidale, oltre all’impegno diretto su strada in favore delle vittime, attraverso le unità di contatto, continuerà in questo percorso di sensibilizzazione, con incontri nelle scuole e sul territorio, per favorire processi sempre più importanti nel contrasto di nuove forme di schiavitù che si accomunano tristemente nel fenomeno della Tratta e che, purtroppo, sempre più spesso riguardano giovani e giovanissimi di diverse nazionalità.