Abbiamo letto in questi giorni diversi interventi, a nostro avviso del tutto avulsi dalla problematica relativa alla realizzazione della Casa del Terzo Settore e del Volontariato. Siamo rimasti in silenzio perché non c’interessa la polemica fine a se stessa e soprattutto perché mai dimentichiamo e mai dimenticheremo di appartenere ad un’area in cui primeggia il sentimento della solidarietà.
Ci ha molto sorpreso l’avventata sortita dell’Assessore alle Politiche Giovanili, Alessandra Lobello, su una vicenda di cui sembra non comprendere appieno i contenuti. Ci chiediamo da chi o da che cosa sia stata spinta ad assumere una posizione così netta senza un’adeguata conoscenza dei fatti. Senza voler insistere più di tanto su “pensieri e parole in libertà”, vorremmo sapere se quanto dichiarato dall’assessore coincida con il pensiero del Sindaco, fino a prova contraria unico e legittimo rappresentante dell’amministrazione comunale di Catanzaro. Sergio Abramo ha più volte avuto modo di confrontarsi con la nostra proposta, così come lo stesso Assessore ai Servizi Sociali Lea Concolino, in occasione delle visite ai diversi immobili proposti dall’Amministrazione e ritenuti da noi inadeguati rispetto alle finalità e agli obiettivi della Casa comune.
La Casa del Terzo Settore e Volontariato va intesa come sede comune del Forum e del Centro Servizi al Volontariato, struttura al servizio delle associazioni del Terzo Settore, luogo in cui confrontare esperienze ed idee, spazio di animazione socio culturale del tessuto associativo locale, centro dedicato alla promozione di forme di partecipazione attiva e di auto-organizzazione da parte dei cittadini, polo di orientamento, laboratorio di progetti sociali in cui sviluppare percorsi di accompagnamento e formazione per la nascita e lo sviluppo di nuove associazioni di volontariato e imprese sociali.
Vogliamo prioritariamente rilevare che mai abbiamo pensato di chiudere con le esperienze attive del Centro polivalente di aggregazione giovanile di via Fontana Vecchia, né mai ci siamo permessi di valutarne effetti e impatti con il sociale catanzarese. Non abbiamo mai pensato di allontanare dal Centro di aggregazione alcuno o alcuna attività per giovani e meno giovani, viceversa abbiamo considerato valida ogni iniziativa di aggregazione e animazione sociale volta a rivitalizzare il centro storico della città.
Noi riteniamo che la Casa del Terzo Settore rappresenti un valore aggiunto per Catanzaro e per tutta l’area centrale della Calabria oltre che un riferimento regionale.
Abbiamo l’ambizione di favorire ogni iniziativa di carattere socio-economico e diventare protagonisti in questa fase di avvio della riforma del Terzo Settore, ponendo la città nelle condizioni di esercitare un ruolo importante e di riferimento per tutta la regione, svolgendo finalmente e concretamente la funzione di capoluogo della regione Calabria.
La proposta di far diventare il Centro polivalente di via Fontana Vecchia la Casa del Terzo Settore è maturata dopo vari approfondimenti al nostro interno ed in occasione di numerosi confronti con l’amministrazione comunale e diversi sopralluoghi. E’ stata quindi correttamente e democraticamente presentata durante una pubblica assemblea a cui hanno preso parte il Sindaco, l’Assessore ai Servizi Sociali e l’on. Baldo Esposito, vice presidente della III commissione regionale Sanità, Politiche Sociali e Cultura, oltre a decine di associazioni e cittadini, tra cui le più rilevanti del territorio. In quella sede nessuna voce contraria si è levata, salvo un’osservazione del responsabile di Agenda Urbana su un vincolo di destinazione d’uso, che comunque riteniamo ininfluente rispetto a funzione e ruolo del Terzo Settore, assolutamente in linea con la destinazione dell’immobile.