NICOTERA – Una volta acquistato, il mezzo sarà messo a disposizione della comunità.
RACCOLTA FONDI PER L’AMBULANZA
L’originale idea messa in pratica dal gruppo locale della Croce Rossa italiana.
(nella foto: I volontari della croce rossa di Nicotera)
NICOTERA – Ambulanza ed auto medicalizzata. per comprarle, il gruppo di Nicotera della Croce Rossa Italiana ha dato vita ad una raccolta fondi attraverso la vendita di uova di cioccolato davanti alla biblioteca comunale domenica mattina. Il comitato provinciale della Cri di Vibo Valentia è presieduto, per la cronaca, da Caterina Muggeri, mentre la nutrita “squadra” medmea è così composta: Patrizia Rocchi, Loredana Perfidio, Gisella Perfidio, Franca Brosio, Rita La Rosa, Angela Valenzisi, Maria Russo, Claudia Calogero, Enzo Pompilio e Domenico Cortose. Molro attivo, il gruppo si propone, come ci ha spiegato Patrizia Rocchi durante il sit-in, “di acquistare un’ambulanza e un’auto medicalizzata da usare chiaramente non solo a Nicotera, ma in tutto il vibonese”.
Una volontaria della Cri, tuttavia, rimarca come non sia un percorso facile il loro: “E’ chiaro – ha affermato la Rocchi – che non è semplice raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissati. Puntiamo, infatti, un passo per volta, ad acquistare dei mezzi usati, economicamente più abbordabili ma comunque sicuri ed efficienti”.
La Croce Rossa, come del resto sottolineato anche dalla volontaria nicoterese nel corso del colloquio, è stata privatizzata. In sostanza è diventata un’associazione riconosciuta, con delle peculiarità ricollegate alla sua attività di soccorso e assistenza, ma pur sempre una comune associazione come tante ne esistono in Italia. Le conseguenze di questa trasformazione giuridica chiaramente sono di natura economica. In parole povere meno soldi e quindi minore capacità di operare. Fino a qualche anno fa, il 2005, ambulanza ed auto medica c’erano, ma ora non più per i motivi citati. “Bisogna autofinanziarsi – hanno sottolineato i volontari domenica mattina – dopo la privatizzazione”. Ed è, quindi, doppiamente lodevole il loro operato, considerata anche l’importanza che i messi da acquistare avrebbero nel vibonese. Il comprensorio nicoterese, vergognosamente, è privo del servizio 118, presente a Vibo e Tropea. Circa trenta chilometri di distanza su strade disastrate, che si traducono in almeno mezz’ora- quaranta minuti di tragitto. Tempo che può essere fatale per un infartuato o un politraumatizzato, considerato che la mezz’ora di cui si diceva va raddoppiata per la strada di ritorno verso l’ospedale. Tutto questo se il mezzo è immediatamente disponibile, circostanza assolutamente non scontata. En passant va ricordato che a Nicotera un comitato pro 118 che ha raccolto circa tremila firme, consegnate al prefetto ed al presidente della regione Oliverio, attende ancora una risposta. E nell’attesa, che promette di essere piuttosto lunga, Cri a Nicotera si dà una mossa, coordinamento i propri sforzi della sede ubicata nel nosocomio cittadino. E’ facile osservare come i cittadini nicoteresi siano quasi costretti a fare da sé, nel deserto istituzionale che li attanaglia.
Il ricorso alla beneficienza è una necessità per chi cerca di sopperire alla carenza di servizi. Resta da domandarsi, però, le tasse pagate dove vanno a finire. A Nicotera più di qualcuno avrebbe risposte da dare, probabilmente, però chi dovrebbe stenta evidentemente a chiedere.
fonte: Quotidiano del sud.
autore: Francesco Tripaldi.