Intensa e ricca di stimoli. E soprattutto con una partecipazione da record: i 421 iscritti hanno fatto della XIX conferenza nazionale di CSVnet, conclusasi ieri a Trento dopo 4 giorni di lavori, la più partecipata nella storia dell’associazione dei centri di servizio per il volontariato.Un fiume di delegati da tutta Italia, che non hanno solo ascoltato e discusso nelle quattro sessioni plenarie e nei 10 gruppi di lavoro in parallelo, ma hanno anche partecipato alla toccante marcia serale del 3 ottobre in ricordo delle vittime dell’immigrazione, hanno seguito le visite “animate” dei luoghi più importanti della città, hanno goduto dell’esibizione del coro di montagna Trento-Bondone in piazza Dante… e hanno fatto festa nelle incantevoli cantina Mazzacorona-Rotari.
Quattro giorni all’insegna della “follia dei volontari” (il titolo generale), declinata però con i piedi saldamente ancorati a terra, per riprendere respiro e rituffarsi in un quotidiano dei Csv che nei prossimi mesi promette di essere molto impegnativo.
Soddisfatto il presidente Stefano Tabò per un appuntamento in cui, come sempre, “sono state affrontate le sfide più attuali, come le nuove tecnologie, le connessioni con la scuola o con le pubbliche amministrazioni” e che ha avuto come filo rosso la riaffermazione in varie forme della “esperienza di volontariato come costitutiva dell’essere cittadino oggi, e anche determinante per un paese che vuole rafforzarsi ed essere competitivo”.
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