“Occupability” non è stato solo un progetto finalizzato all’orientamento specialistico ed individualizzato di persone con disabilità attraverso i fondi di “Agenda Urbana”, ma lo si può definire come l’opportunità forse mai avuta prima per i diversi destinatari di riscoprirsi come risorsa per se stessi e la comunità. Alla presentazione ufficiale del 7 dicembre scorso dei risultati ottenuti dopo un anno di attività – oltre ai rappresentanti della rete di enti e associazioni appositamente costituita per la realizzazione del progetto, avente l’Anmil come capofila e composta dalla Lega Fibrosi Cistica Calabria, dall’Ente Nazionale Sordi, da Ave-Ama, Andel, Anteas e dalle imprese sociali “Innovazione apprendimento lavoro” e “Promidea” – c’erano anche l’assessora comunale alle Politiche Sociali Giusy Pino, il consigliere regionale Antonello Talerico, il presidente dell’IRFA Anmil Alberto Verzulli, Luigi Cuomo dell’Anmil Calabria e la dirigente scolastica dell’Istituto “Petrucci-Maresca-Ferraris”, Elisabetta Zaccone, coordinati nei loro interventi dalla giornalista Benedetta Garofalo.
Ma soprattutto c’erano loro, i protagonisti, chiamati sul palco del Centro Polivalente di Catanzaro a descrivere ciò che hanno vissuto per un anno intero, purtroppo giunto a conclusione. C’è chi ha imparato a conoscersi ed a scoprire le potenzialità nascoste, senza identificarsi nelle proprie difficoltà, durante il laboratorio di orientamento curato da Carmen Cuomo; chi si è riscoperto imprenditore valorizzando le proprie idee e facendole convergere con quelle degli altri nel laboratorio di sviluppo d’impresa condotto da Silvia De Gori, e chi ha appreso, dal responsabile del corso di social media Giuseppe Pedullà, le potenzialità dei social nella ricerca di un lavoro se si è in possesso di un curriculum vitae aggiornato, ma anche i raggiri che possono nascondersi nel non corretto utilizzo di internet. Il laboratorio teatrale, poi, è quello che ha fatto sintesi delle personalità di tutti i partecipanti, riuscendo a tirare fuori le insicurezze di ognuno e a trasformarle in abilità insospettabili attraverso lo spettacolo “Io esisto” andato in scena l’anno scorso al Politeama e proiettato per l’occasione alla presenza degli attori e dei responsabili del corso, Egidio Gemelli, Emanuela Calabretta e Domenico Polizzi.
A conclusione dell’intensa giornata, intervallata da un ricco buffet, Pietro Caroleo dell’impresa sociale “Promidea” ha presentato i tirocini lavorativi realizzati al comune di Sersale, nella pizzeria “Los amigos” di Cropani e nella cooperativa sociale “Atlante”: sono stati poi Carmine Capellupo, sindaco di Sersale, Lucia Servino e Sandra Perfetti a descrivere le mansioni che per un anno hanno tenuto impegnati i tirocinanti nell’attività di archiviazione, di cura dell’informazione e dei social e, finanche, di vigilanza sulle strade. Come ha avuto modo di raccontare Tommaso, infatti, un ragazzo con sindrome di down, l’aver svolto il ruolo di vigile per un intero anno ha riempito la sua vita, tant’è che ogni giorno si reca allo stesso orario nel palazzo comunale di Sersale in attesa di poter svolgere altri compiti. Compiti che non arrivano, perché il progetto “Occupability” a cui si legavano i tirocini è arrivato a conclusione. L’auspicio per tutte le persone coinvolte, quindi, è che “Occupability” – esperienza portata avanti con successo in diverse regioni d’Italia – possa essere replicato e non sia più a termine, tenendo conto dei percorsi personalizzati che ognuno, in base alla propria storia ed ai propri talenti, deve perseguire per identificare l’obiettivo lavorativo.
Ufficio stampa CSV Calabria Centro