L’INCHIESTA/2 La convivenza, nonostante la disponibilità, spesso è messa a dura prova
Operatori e i rischi nell’accudire i migranti Uomini e donne ogni giorno mettono in pericolo la propria incolumità fisica e mentale
II loro lavoro è fondamentale per il funzionamento dei centri d’accoglienza, nonostante le condizioni lavorative siano proibitive. Contratti di volontariato che prevedono rimborsi forfettari, per alcuni senza una copertura assicurativa o contributi versati ai fini delle pensioni. Eppure l’impegno è costante con i rischi che giorno dopo giorno aumentano. Stiamo parlando del vero polmone che fa funzionare i centri d’accoglienza, gli operatori che ogni giorno si trovano ad affrontare tragedie e sono alla ricerca di alleviare le sofferenze dei disperati. Non sono soltanto rose efiori nella vita di un volontario all’interno dei centri d’accoglienza. Come testimoniano i recenti fatti di Brognaturo, Briatico, Ionadi e Vibo Valentia, la convivenza, nonostante una grande dose di disponibilità, spesso è messa a dura prova da chi arriva in Italia e pretende di ricevere tutto e subito, Ci sono alcuni casi che parlano di operatori aggrediti, ai quali sono stati perpetrati danni ai mezzi con i quali si recavano al lavoro, uomini e donne che hanno dovuto richiedere l’intervento delle forze dell’ordine pur di lasciare il centro d’accoglienza dopo una giornata di lavoro. Uomini e donne che al pari della forza pubblica, ogni giorno mettono in pericolo la propria incolumità, sia fisica sia mentale. Non è facile lavorare in mezzo ai migranti, soprattutto se dalla tua hai delle conoscenze culturali molto più ampie e ti trovi a combattere per il rispetto delle regole e della legalità. Si sbaglia quando si pensa che gli operatori siano al servizio di tutti, delle cooperative e dei migranti. Le prime li mandano sul campo di battaglia a volte senza esperienza gli ultimi pensando che sono dei servi da sfruttare ai propri usi e consumi e se un giorno non li puoi soddisfare per un pacco di tabacco negato ti ritrovi la macchina rigata o con qualche altro danno. Operatori che nonostante le minacce e le violenze non possono rispondere alle offese, poiché la legge italiana tutela i migranti a discapito loro. n-p.