Ospedali off limits per i disabili

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Mancano percorsi dedicati e spazi

Ospedali off limits per i disabili

Enorme il divario esistente nel Paese tra il Nord e il Sud

 

Oltre il 78% degli ospedali italiani è sprovvisto di spazi di assistenza per le

persone con disabilità; in due strutture su tre manca un percorso prioritario. Sono alcuni dei risultati di un’indagine nazionale sui percorsi ospedalieri per le persone con disabilità realizzata dalla onlus “Spes contra spem” in collaborazione, fra gli altri, con l’Osservatorio nazionale sulla Salute dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. L’indagine, presentata all’Iss, mette in evidenza la diffusa presenza di “barriere sanitarie “per i disabili che s si rivolgono ai nosocomi. E il divario fra Nord e Sud è significativo; ad esempio, perle persone con disabilità cognitiva sono previsti percorsi sanitari nel 29% degli ambulatorie dei reparti del Nord Italia contr oil 6,5% di quelli del Sud.

In Italia le persone disabili si recano in ospedale il doppio delle volte rispetto  a quelle senza disabilità, ma i nosocomi italiani, tranne iniziative isolate, ancora non prevedono percorsi di cura personalizzati.Il principale obiettivo dell’indagine– osservano  i ricercatori–la prima in Italia che prende le mosse dalla «Carta dei diritti delle persone con disabilità in . dale», è sensibilizzare la politica sui disagi che vivono le persone con disabilità durante un ricovero o il ricorso a un pronto soccorso o a un esame invasivo. Secondo l’Oms, le persone con disabilità hanno il doppio delle possibilità di trovare operatori non preparati e strutture inadeguate rispetto alle persone senza disabilità ed è tre volte più alta la probabilità che venga loro negato l’accesso alle cure.

Dall’indagine emerge anche che solo il 16,8% delle strutture ha un punto unico di accoglienza pe le persone con disabilità. Il punto unico di accoglienza è presente nel 20,9% delle strutture del Nord, mentre tale quota non raggiunge il 13% degli ospedali di Centro-Sud e Isole.

Nessuna struttura ha mappe a rilievo per persone no vedenti, mentre solo il 10,6%è dotato di percorsi tattili. I percorsi tattili sono assenti negli ospedali monitorati nelle regioni del Mezzogiorno, mentre sono presenti in circail 13% di quelli del Centro-Nord. I display luminosi per le persone con deficit uditivo sono presenti nel 57,8% degli ospedali. La percentuale scende al 45,2% in quelli del Mezzogiorno. Inoltre, solo il 12,4% dei pronto soccorso– nessuno nel Meridione–ha locali o percorsi adatti per visitare pazienti con disabilità intellettiva. La percentuale sale, invece, se consideriamo  gli ambulatori e i reparti: qui i percorsi clinico-assistenziali e locali dedicati per visitare e assistere persone con disabilità intellettiva-cognitiva sono presenti nel 21,7% delle strutture che hanno risposto all’indagine. Anche in questo caso si evidenzia una forte forbice Nord Sud (29% contro 6.5%).

 

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