Alzheimer, Parkinson e demenze: a ottobre la "tre giorni" di Ra.Gi.

ragi emozioni

Corpo, mente, cervello, emozioni: la relazione oltre i “falsi” miti delle demenze. È questo il tema attorno al quale si snoderà la tre giorni interamente dedicate all’Alzheimer e alle altre demenze in corso di accreditamento con 25 crediti formativi Ecm. Si tratta di patologie complesse, con cui tante persone, tante famiglie, sono costrette a fare quotidianamente i conti, e per le quali non esistono ancora cure farmacologiche che possano portare alla guarigione. Eppure a Catanzaro non si arrendono. L’appuntamento è per i prossimi 14, 15 e 16 ottobre.

Parte proprio dal capoluogo Calabrese, infatti, la sperimentazione di un metodo che punta a infrangere quella cortina di ferro che lentamente, ma inesorabilmente intrappola chi è affetto da queste patologie. Si tratta di T.E.C.I., la Terapia Espressivo Corporea Integrata, messa a punto dalla dott.ssa Elena Sodano supportata dall’equipe educativa e terapeutico-riabiitativa presente all’interno dello spazio Alzheimer, Parkinson, Demenze, meglio conosciuto come Al.Pa.De., della Ra.Gi. Onlus. Un Open Space che grazie a una delibera regionale rappresenta l’unico Centro Diurno autorizzato al funzionamento presente in Calabria, aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17 e sabato dalle 9 alle 13.
L’obiettivo, sin dal 2008, è sempre stato quello di trovare una valida alternativa alla scorciatoia farmacologica oppure ai soli interventi di stimolazione cognitiva che in alcune fasi della malattia di Alzheimer o altre demenze rappresentano una vera frustrazione per i pazienti. T.E.C.I. è un metodo le cui applicazioni saranno presto spiegati in un libro scritto proprio da Elena Sodano, curato dalla giornalista Antonella Scalzi ed edito dalla Maggioli Editore. La T.E.C.I. è una terapia che, per la prima volta, mette al centro il corpo nella demenza, un corpo che nel momento della diagnosi non viene più considerato, dando spazio alla sola somministrazione di cure farmacologiche che tentano di sedare quei disturbi del comportamento che le demenze trascinano con sé. TECI sovverte alcuni modi di prendersi cura delle demenze e punta sulla libera espressione simbolica di gesti che, quando il linguaggio diventa incomprensibile e confabulante, per i pazienti rappresentano il solo strumento a disposizione per comunicare al mondo i loro bisogni.TECI è stato perfezionato durante lunghi anni di studi, osservazioni, ricerche, esperimenti, sconfitte e piccole vittorie. Certo non è la panacea per malattie molto più complesse di quanto si possa credere, ma la terapia funziona e i pazienti che la seguono stanno meglio, riscoprono il piacere di essere ancora persone amate e rispettate e non più corpi vuoti, spenti e stanchi. Si tratta di progressi piccoli, ma fondamentali per chi vive immerso in un caotico equilibrio e in un disordine senza tempo. A Catanzaro, insomma, c’è un’isola felice nella quale le vittime di malattie tanto subdole quanto misteriose riconquistano tasselli che sembravano perduti per sempre e dove le malattie di ‘Alzheimer e Parkinson così come le demenze sono contrastati con amore, competenza e dedizione. Grazie a un protocollo di ricerca siglato con la Società italiana di Geriatria e Gerontologia, sezione Calabria, il metodo si sta attualmente sperimentando sui pazienti presenti nello spazio Al.Pa.De. e i risultati saranno presentati nel mese di ottobre nel corso di un convegno di caratura nazionale.
Nasce da qui, insomma, l’idea di un testo colmo di esempi, storie e racconti.
Per informazioni 800 034443; 0961 060144.

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