Papa Francesco: far crescere il Terzo settore per un’economia più sana

 

Papa Francesco: far crescere il Terzo settore per un’economia più sana

In un’intervista al direttore de Il Sole 24 Ore, il Papa affronta i temi dell’economia e del lavoro, quasi “una piccola Enciclica” confessa Francesco alla fine del colloquio

Papa Francesco rafforza con nuove e precise indicazioni il messaggio globale della sua pastorale economica e sociale, una delle cifre distintive del pontificato, nella prima intervista mai rilasciata a un giornale economico-finanziario. L’intervista, pubblicata dal Sole 24 Ore oggi in edicola, è firmata da Guido Gentili, direttore del Sole 24 Ore, Radio 24 e RadiocorPlus (qui l’anteprima). Tra i temi un passaggio è dedicato al Terzo settore.

«Manca la coscienza di un’origine comune, di un’appartenenza a una radice comune di umanità e di un futuro da costruire insieme. Questa consapevolezza di base permetterebbe lo sviluppo di nuove convinzioni, nuovi atteggiamenti e stili di vita. Un’etica amica della persona tende al superamento della distinzione rigida tra realtà votate al guadagno e quelle improntate non all’esclusivo meccanismo dei profitti., lasciando un ampio spazio ad attività che costituiscono e ampliano il cosiddetto terzo settore. Esse senza nulla togliere all’importanza e all’utilità economica e sociale delle forme storiche e consolidate di impresa, fanno evolvere il sistema verso una più chiara e compiuta assunzione delle responsabilità dei soggetti economici. Infatti è la stessa diversità delle forme istituzionali di impresa a generare un mercato più civile e al tempo stesso più competitivo.»

Perchè, ricorda Papa Francesco: «L’attività economica non riguarda solo il profitto ma comprende relazioni e significati. Il mondo economico, se non viene ridotto a pura questione tecnica, contiene non solo la conoscenza del come (rappresentato dalle competenze) ma anche del perchè (rappresentata dai significati). Una sana economia pertanto non è mai slegata dal significato di ciò che si produce e l’agire economico è sempre un fatto etico.»

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