Iniziative del gruppo Aido di Briatico e dell’Aned Calabria. Toccanti le testimonianze, tra le quali quelle di Pino Rito e Giuseppe Conocchiella, padre di Tania, i cui organi hanno salvato la vita a due persone“Una vita tante vite, la scelta di donarsi agli altri dopo la propria vita”. È questo lo slogan che il gruppo Aido “Tania Conocchiella” di Briatico ha scelto per celebrare la giornata d’informazione e sensibilizzazione sulla donazione degli organi.
L’incontro si è svolto nel centro di aggregazione giovanile della Fondazione Cuore immacolato di Maria Rifugio delle anime di Paravati. Toccante la testimonianza di Giuseppe Conocchiella, che, deciso, non senza sofferenza, di donare gli organi della figlia morta in un incidente stradale nel 1999.
«Un rene che ha donato mia figlia – dice Giuseppe Conocchiella – ha salvato la vita di un giovane calabrese, che qualche anno dopo è diventato papà di una bimba chiamata Tania. La piccola è stata battezzata da mia moglie. Ora siamo diventati una grande famiglia. E’ straordinario sapere che il gesto di mia figlia ha dato la vita a due persone. Tania continua a vivere», dice commosso.
video
«Non lasciate agli altri la scelta, siate voi a decidere consapevolmente di diventare donatori», l’appello di Pellegrino Mancini, coordinatore del centro regionale dei trapianti che poi ricorda come la Calabria sia la regione con meno donatori. «Manca la cultura della donazione – afferma – nella maggior parte dei casi le famiglie si rifiutano di donare gli organi dei propri congiunti».
Poi c’è un dato che fa riflettere. Solo 20 comuni calabresi su 405 hanno deciso di introdurre nella carta d’identità la possibilità di esprimere la volontà in merito alla “donazione degli organi”.
Un’analoga iniziativa, promossa dall’Aned Calabria, si è tenuta a Vibo Valentia, nella scuola “Don Bosco” di Vibo Valentia, alla presenza del consigliere regionale Aned Giuseppe Rito.
FONTE: Il Vibonese
AUTORE: CRISTINA IANNUZZI