VIBO
L’AZIONE CATTOLICA FESTEGGIA I 150 ANNI DALLA FONDAZIONE
Passione educativa e confronto la sfida per “abitare” il territorio
La sfida di cambiare per restare fedeli ai valori della fede, in una Chiesa che guarda al futuro e si rinnova ogni giorno con l’obiettivo di costruire percorsi di speranza.
Sono questi i presupposti con cui l’Azione cattolica, a 150 anni dalla sua fondazione, continua a spendersi nella società.
È stato, infatti, il filo rosso della passione educativa tra le generazioni a fare da motore alla manifestazione organizzata ieri dall’Ac diocesana in piazza Municipio – dove sono stati allestiti vari stand – in occasione dell’importante compleanno. «Il nostro intento – ha spiegato il presidente Paolo Giannini – è di testimoniare una Chiesa che abita il territorio, che riesce a stare insieme con gioia e allegria anche al di fuori degli ambienti ecclesiali».
L’iniziativa, che ha coinvolto molti giovani, ha visto protagonista la cittadinanza che non ha mancato di salutare con grande approvazione il percorso formativo che l’Azione cattolica porta avanti da sempre.
A fianco ai ragazzi i presidenti storici di Ac: Tonino Piperno, Sara Barbuto, Paolo Ceraso, Ivana Ventura e naturalmente Paolo Giannini. Presenti anche l’assistente unitario Ac mons. Saverio Di Bella, don Rocco Zoccali (Acr), don Domenico Romano (assistente settore giovani) e don Francesco Vardè (assistente settore adulti).
«Il messaggio dell’Azione cattolica – ha detto mons. Di Bella – è quello di servire la Chiesa, testimoniando il Vangelo nei diversi ambienti di vita per la promozione della società italiana». Su questi pilastri si poggiano i principi cardine dell’associazione che su questo territorio ha radici antiche. Sono stati tanti, infatti, i soci usciti dalle file di Ac, che hanno occupato ruoli di primo piano a livello sociale e politico.
La cerimonia si è aperta con l’arrivo della fiaccola della legalità, portata da Anna Maria Denami (San Costantino Calabro), ed a cura del progetto “Costruire speranza” voluto dalla Caritas e dalla Conferenza episcopale calabra. «Per la prima volta – ha spiegato Anna Maria Denami – sono state coinvolte tutte le 12 diocesi della regione per portare, attraverso la luce della fiaccola, speranza ai giovani, vittime di mafia ed ai loro familiari». Una testimonianza importante, secondo Ac, che vuole trasmettere alle nuove generazioni il messaggio di non arrendersi mai, perchè vivere nella legalità si può. La serata, dopo un momento di preghiera a cura di mons. Di Bella, si è conclusa con il concerto dei Kantiere Kairos.(v.s.
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