“Il Centro Studi e Promozione Familiare Don Pellicanò” ha compiuto 30 anni di vita (è stato costituito nel settembre 1990) ed ha rinnovato il proprio statuto il 5 agosto 2020, adeguandolo al Codice del Terzo Settore, ed apportando anche altri cambiamenti resisi necessari per mettersi al passo con i tempi .
Ogni festeggiamento previsto è stato purtroppo annullato a causa dell’emergenza sanitaria in corso, ma l’associazione ha comunque ricevuto un bel regalo: il progetto “Salute mentale ai tempi del Covid 19”, a suo tempo presentato per il Community Grants Program indetto da Gilead-Community Award, è stato valutato positivamente dalla Commissione, e ritenuto meritevole di essere premiato con un importo di quattromila euro. Il premio sarà finalizzato all’acquisto di tablet che permetteranno attività di sostegno da remoto nel Centro diurno afferente al Centro di Salute Mentale di Montepaone lido –Asp di Cz .
Le attività del Centro diurno si svolgono, in questo periodo di pandemia, a turni e per piccoli gruppi : i tablet permetteranno a tutti , anche alle famiglie abituate a riunioni periodiche con lo staff del Centro, di sentirsi più vicini e connessi, superando i momenti di solitudine e di sconforto frequenti in queste circostanze eccezionali.
Ne beneficeranno in particolare quei giovani provenienti da paesi mal collegati dai mezzi di trasporto, che non possono frequentare quotidianamente anche in periodi di “normalità” le attività riabilitative, e spesso per problemi economici .
L’associazione Don Pellicanò supporta da tempo le attività riabilitative del Centro diurno di Montepaone Lido, al quale ha anche dato in comodato d’uso gratuito per cinque anni un forno, un tornio ed una sfogliatrice per la lavorazione dell’argilla e del vetro in cui i ragazzi del Centro eccellono.
Il 15 ottobre, intanto, osservando scrupolosamente tutte le disposizioni di legge relative al contenimento del Covid 19, si è tenuta l’assemblea dei soci ed il Consiglio direttivo è stato integrato con nuove presenze .
Alcuni componenti erano collegati da remoto mentre altri erano riuniti nell’ampio salone della Fondazione Ponterio a Borgo Piazza, a Roccelletta di Borgia .
Eh, sì, di strada l’associazione ne ha fatta tanta, ma il gruppo è pronto , con rinnovato entusiasmo, a percorrerne ancora in sostegno delle famiglie e delle persone più fragili e per difendere i diritti di cittadinanza e la soggettività sociale di quanti rischiano la marginalità e l’esclusione.