Per il Terzo settore ultimo appello sui fondi dei programmi nazionali

Per il Terzo settore ultimo appello sui fondi dei programmi nazionali

NON PROFIT In scadenza i termini per iniziative che prevedono attività in dieci regioni Da monitorare anche i finanziamenti in partenza a livello locale In arrivo le prime scadenze per accedere ai finanziamenti a sostegno del Terzo settore. Entro lunedì dicembre organizzazioni di volontariato (Odv), associazioni di promozione sociale (Aps) e fondazioni del Terzo settore potranno presentare le domande relative ai progetti di rilevanza nazionale finanziabili con il fondo di cui all’articolo del Dlgs / (Codice del Terzo settore).

Per il le risorse stanziate dal ministero del Lavoro per queste iniziative ammontano complessivamente a milioni e mila euro (atto di indirizzo del ottobre ) e riguardano i progetti nazionali che prevedono attività in almeno dieci regioni, di durata tra e mesi, con un minimo finanziabile di mila euro e un massimo di mila. Requisiti, termini e modalità di partecipazione vengono individuati nell’avviso / dello stesso ministero.

La presentazione dei progetti passa dalla compilazione della modulistica allegata all’avviso e delle relative dichiarazioni (ad esempio: dichiarazione sostitutiva, scheda anagrafica del proponente e degli eventuali partner, scheda di progetto, piano finanziario); documentazione che dovrà essere recapitata alla direzione generale del Terzo settore presso il ministero.

Si attendono ancora, invece, le direttive sulle scadenze dei finanziamenti per iniziative/progetti a rilevanza locale, per l’acquisto di autoambulanze e in materia di contributo annuo ai soggetti di cui all’articolo , comma lettera a) della legge / (per i quali sono previsti stanziamenti rispettivamente di euro milioni, milioni e mila, milioni e mila).

Gli enti del Terzo settore dovranno stare attenti anche ai numerosi bandi a livello locale che riguardano attività di loro interesse. Molte altre, infatti, sono le forme di finanziamento al non profit presenti nel nostro ordinamento, come il Fondo sociale europeo (articolo Cts), al quale con la riforma potranno accedere tutti gli enti del Terzo settore (e non più solo Odv e Aps), guadagnando in competitività rispetto ai colleghi europei. Si tratta del principale strumento finanziario a livello comunitario, pensato per investire nelle risorse umane, accrescere le opportunità di occupazione dei cittadini, promuovere lo sviluppo dell’istruzione e combattere la povertà.

Le risorse del Fondo vengono erogate tramite i Programmi operativi a titolarità di amministrazioni centrali dello Stato, Regioni e Province autonome. È il caso, ad esempio, dell’avviso pubblico pluriennale emanato dalla Regione Lazio (determinazione G del //), rivolto ai progetti degli enti del Terzo settore a sostegno di persone in particolari condizioni di vulnerabilità e fragilità sociale, al fine di promuoverne il rafforzamento personale e il sostegno sociale. La deadline è prevista per l’ marzo e le relative domande potranno essere presentate a partire dal febbraio, esclusivamente attraverso la procedura telematica accessibile dal sito della Regione. Per queste iniziative di inclusione sociale sono messi a disposizione complessivamente milioni in tre anni, a valere sui fondi del Programma operativo regionale cofinanziati dal Fondo sociale europeo -. Accanto a queste misure, si collocano anche nuove forme di finanza sociale (come titoli di solidarietà, social lending e peer to peer lending, articoli e del Codice del terzo settore), nonché strumenti di finanziamento indiretto (raccolta fondi ex articolo del codice del Terzo settore e agevolazioni fiscali per chi effettua erogazioni liberali ex articolo ) che incentivano il sovvenzionamento del mondo non profit.

 

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