I soci accolti dalla comunità parrocchiale e dall’amministrazione comunale: «Forte desiderio di crescere insieme»
«C’è una festa che più di altre riesce a coinvolgere soci, familiari ed amici dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti: la Festa di Santa Lucia, coincidente con la Giornata nazionale del cieco. Dopo il complicato periodo pandemico, che – purtroppo – non ci ha del tutto lasciati, il 13 dicembre 2022 ha rappresentato un ritorno alla tradizione ed ha visto una riuscitissima riproposizione dell’evento, vissuto da tutti con straordinaria intensità». Lo scrive l’Uici sui social, stilando un bilancio positivo della giornata. «La caratteristica cittadina di Pizzo – scrivono – ha fatto da cornice all’iniziativa e la calorosa accoglienza del sindaco Sergio Pititto e dell’intera amministrazione comunale, nonché della comunità parrocchiale – guidata da don Fortunato Figliano, ha reso tutto più bello, facendo respirare una rigenerante “aria di famiglia”. Partire insieme in bus durante una giornata di pioggia incessante non ha per niente rappresentato un problema, tale era la voglia di ritrovarsi. La Santa Messa, densa di spiritualità e caratterizzata, al contempo, dal richiamo di don Fotunato alla concreta condivisione – che mal si coniuga con talune forme di “spiritualismo”, si è conclusa con il consueto scambio di doni tra il presidente Uici Giuseppe Bartucca ed il primo cittadino della città napitina: una tavoletta per la scrittura del braille ed un bassorilievo raffigurante il castello e Gioacchino Murat, a rappresentare i rispettivi simboli delle due realtà».
A seguire, accompagnata dagli zampognari, la numerosa comitiva si è trasferita presso il nuovissimo Palazzo della Cultura, dove è stato possibile rinnovare l’impegno congiunto nel proseguire con attività di “integrazione condivisa”, così come accaduto – sin dal primo dicembre – grazie al ciclo di eventi dal titolo “Le strade dell’inclusione”, conclusosi proprio con la Festa di Santa Lucia. A chiudere la giornata, un momento di convivialità. «In sostanza – rimarcano i volontari – una giornata vissuta in piena armonia, che apre le porte ad un imminente futuro improntato sull’unità di intenti e sul forte desiderio di crescere insieme a tutto il territorio, nella convinzione che solo attraverso la complessiva elevazione si possa giungere alla reale e completa inclusione delle persone con disabilità in ogni ambito di vita».
Fonte: ilVibonese