Soddisfatto il sodalizio napitino che prosegue la propria azione sul territorio anche per sensibilizzare la comunità su tematiche di grande importanza come il contrasto al fenomeno della violenza contro le donne
Momenti di aggregazione, eventi per sensibilizzare su tematiche di stretta attualità, attività culturali. Prosegue l’impegno del Comitato Marinella di Pizzo che, in occasione delle festività natalizie ha voluto realizzare una giornata dedicata alle tradizioni, alle famiglie e ai bambini con l’allestimento della casa di Babbo Natale.
I mercatini e la casa di Babbo Natale
La giornata, organizzata nel parcheggio pubblico del quartiere, è partita con il mercatino natalizio all’interno del quale si potevano trovare oggettistica natalizia, banco degustazione coi dolci tipici delle feste, giochi gonfiabili per bambini e anche la casa dove poter incontrare Babbo Natale, lasciare la letterina e scattare una foto ricordo. Ai piccoli ospiti sono stati donati caramelle e cioccolatini. Un appuntamento partecipato che ha soddisfatto i membri del sodalizio napitino i quali hanno formulato alla comunità gli auguri di serene festività: «Quest’anno sotto l’albero di Natale, ognuno di noi possa trovare la forza per superare i momenti difficili, il coraggio per non arrendersi mai, ed infine la speranza per poter credere in un domani migliore». Un’ulteriore giornata si svolgerà il 5 gennaio. Questa volta protagonista sarà la Befana.
Un impegno che ha vantato la realizzazione di importanti attività come la postazione di quartiere di book crossing per favorire la lettura, il recupero dei libri e lo scambio di testi. Altro importante tassello è stato rappresentato dall’inaugurazione, in occasione della Giornata contro la violenza di genere, di due panchine rosse dedicate vittime, Giulia Cecchettin e Saman Abbas. L’iniziativa ha goduto del patrocinio del Comune di Pizzo, nonché della presenza della presidente dell’associazione antiviolenza “Attivamente Coinvolte” Stefania Figliuzzi. Un appuntamento sostenuto dalla asd Città di Pizzo, dalla famiglia Pasquale Lico e dalla dottoressa Nicoletta Marincola che hanno finanziato il progetto.
Fonte: ilVibonese