Parcheggio per disabili occupato dallo scuolabus
Pizzo
Rispettare i posti destinati ai disabili è segno di civiltà. Non si tratta esclusivamente di rispetto del codice della strada ma è, soprattutto, un esempio silenzioso che si dà ai giovani, specie quando si tratta di posti auto nei pressi delle scuole pubbliche.
Come succede alla scuola di “San Sebastiano”, dove la cattiva consuetudine o il cattivo costume stridono con tutto ciò. «Già l’anno scorso – denuncia un genitore, Alfonso Belsito – abbiamo dovuto contrastare questo “fenomeno” perché arrivando coi bambini, dovevamo prima lottare con le automobili (purtroppo, qualche volta anche con i mezzi delle stesse docenti) ma, per fortuna abbiamo vinto la battaglia. Perché dopo vari dissidi finalmente, i posti sono stati lasciati liberi». Ma da qualche mese è stata ingaggiata una nuova battaglia: «Solitamente l’autista dello scuolabus si parcheggia proprio sui posti riservati ai disabili, invadendoli tutti. E dobbiamo prima attendere che i bambini scendano o salgano dal mezzo (a seconda che si tratti dell’entrata o dell’uscita da scuola). Il paradosso è che per i disabili vi sono 3 posti auto e poco più distante c’è il posto riservato proprio allo scuolabus in questione». Ed anche ieri mattina «abbiamo dovuto attendere che i bambini scendessero dal pullmino, prima di poter parcheggiare e fare scendere i nostri figli. Il tutto, mentre il posto destinato allo scuolabus resta libero. Mi sono già rivolto all’autista spiegando la nostra difficoltà e pregandolo di fare attenzione ma, ciclicamente la storia si ripete. Vogliamo soltanto tutelare i nostri figli ed è anche un modo per fare rispettare le regole. Già l’anno scorso ci sono stati casi di “occupazione” ma li abbiamo superati. Ora chiediamo che si faccia più attenzione a beneficio dei bambini con disabilità e, nella speranza di instillare anche negli altri bambini il rispetto alle regole».
r.m.
Una storia che si ripetenei pressi della scuola“San Sebastiano”