Anna Rosa, esponente del sodalizio, fa il punto della situazione chiamando in causa anche le Istituzioni. Odori nauseabondi e chiazze marroni stanno interessando alcuni tratti del litorale
L’associazione “Pinetamareinsieme” di Pizzo, da tempo impegnata nella causa del mare pulito, denuncia, attraverso la voce della socia Anna Rosa, lo stato in cui il mare si presenta in questi primi giorni d’estate. “A distanza di un anno- sottolinea Anna Rosa – sembra di essere catapultati nuovamente in quella realtà di mare sporco, dagli odori nauseabondi, dalle chiazze marroni che, tutti, speravamo appartenessero a un triste passato. La speranza era motivata da una serie di interventi proclamati dalle Istituzioni preposte alla salvaguardia del mare e che avrebbero dovuto, sin da subito, far vedere i risultati. E non si può dire che il problema sia attenzionato solo con l’avvicinarsi dell’estate. Tutte le associazioni ambientaliste del gruppo “Uniti per il Golfo di S. Eufemia“ di cui “Pinetamareinsieme “ fa parte, non hanno mai allentato la guardia, guardando sempre alla questione del mare e accogliendo non senza un certo favore tutti gli interventi che la stessa Regione dichiarava sarebbero stati messi in atto. Interventi che, evidentemente o non sono bastati o non sono mai stati attuati. Sta di fatto che, a tutt’oggi, per esempio, assistiamo a divieti di balneazione in tratti del litorale”.
“Il problema è quello degli scarichi abusivi? Bene. E solo oggi ce ne accorgiamo? – rileva ancora l’esponente dell’associazione “Pinetamareinsieme” -. Lo stesso Occhiuto lo affermava a fine estate scorsa. Gli amministratori locali, durante tutto l’inverno perché non hanno provveduto alla mappatura del territorio e verificato quali nuclei abitativi non fossero collettati e provvedere di conseguenza? Il problema è la presenza dell Angitola? E ce ne accorgiamo oggi? Solo oggi apprendiamo della presenza di comuni montani che sversano nei fiumi? La Regione è intervenuta inviando fondi per l’efficientamento degli impianti depurativi e i Comuni non hanno svolto alcuna opera progettuale? In questo caso, perché non si pensi a un commissariamento dei Comuni inadempianti? ” E ancora, “queste e tante altre situazioni sono risapute e dovevano essere affrontate in tempo, vista la gravità e l’urgenza che richiedeva la situazione, non era consentito aspettare e temporeggiare, mettendo a rischio l’intera stagione estiva. Ma ancora auspico che ci siano interventi da parte della politica, anche temporanei che possano consentire ai bagnanti locali e turisti di poter godere di un mare dignitoso.
Ma confido soprattutto nell’operato della magistratura che non ha mai smesso la sua lotta contro i delinquenti che inquinano le acque del mare. A tal fine auspico, altresì, che, anziché limitarsi a postare foto sui social, la gente inoltri denunce nelle sedi opportune e, consapevole di un diritto negato, continui a far sentire la sua voce indignata”.
Fonte: ilVibonese