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Villa comunale “San Francesco” Torna il decoro ma resta offlimits
Rosaria Marrella Pizzo
Il sole torna a riscaldare Pizzo ma per anziani e bambini, soprattutto, restano pochi i luoghi dove potersi godere la bella stagione in tutta sicurezza. L’unico polmone verde, ossia la Villa comunale San Francesco, è infatti ancora interessato dai lavori di ammodernamento e ristrutturazione. Doveva essere restituita alla collettività lo scorso novembre ma i lavori sono stati sospesi e si sta ora completando una variante.
L’auspicio è che possano dunque riprendere presto gli interventi. Certamente, rispetto agli anni dell’abbandono e del degrado, oggi quella villa gode di più attenzione, rappresentando già un punto di ritrovo e aggregazione sociale per le famiglie.
Nel progetto varato dalla Giunta Callipo, inoltre, si tenevano in considerazione non soltanto anziani e bambini, visto che un’area era stata riservata anche agli amici a quattro zampe (dog-park). Nell’attesa di vedere il progetto finito, attualmente l’immagine che il sito offre è abbastanza decorosa.
A prima vista, fanno infatti ben sperare la potatura (prima era letteralmente assediata dalla sterpaglia), la sistemazione delle staccionate in legno, il rifacimento della veranda esterna e l’impianto elettrico nell’area bar, oltre alla sistemazione dei servizi igienici e del locale prima adibito alle attività ludiche del sodalizio ArtigianFamiglia. Inoltre, oltre alla messa in sicurezza del ponte ed alla pulizia del laghetto, sono state realizzate la regimentazione delle acque, i vialetti, l’area giochi per bambini e un occhio di riguardo ha avuto altresì l’area esterna. Resta da valutare a che punto sia il bando per la sua esternalizzazione. «I lavori sono fermi da quasi due mesi – evidenzia il referente di Risveglio Ideale, Francesco Scuticchio – ed ancora necessitano di ristrutturazione il settore Teatro e le gradinate coi relativi posti a sedere. Per “campagna elettorale” si erano invece già apposti alcuni giochi, senza che i lavori venissero completati. Nella stessa area, inoltre, c’è anche il Bocciodromo: sulla parete verso Est, è evidente l’umidità per via delle infiltrazioni di acqua. Ad oggi tutto è fermo lì».
Un altro nodo da sciogliere concerne ArtigianFamiglia: a lavoro terminato potrà riappropriarsi dei suoi laboratori? «Il fatto che l’abbiano allontanata prima che si mettesse mano – sostiene Scuticchio – e non abbiano trovato un locale idoneo in sostituzione è assodato. La politica non si è mai attivata a rendere idonea neanche la sede presso il Malferà beach, altrimenti avrebbero risolto tutti i problemi dell’associazione che da anni si prodiga in attività ludiche a favore di 40 bambini disabili».