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Il Terzo settore guarda al dopo Covid «Ci sarà bisogno di maggiori risorse»

Antonella Catrambone Catanzaro

«Le realtà del Terzo settore della nostra regione rischiano di non superare le difficoltà che l’emergenza Covid-19 ha creato e di chiudere definitivamente facendo venire meno un apporto fondamentale al nostro territorio». Lo annuncia il portavoce del Forum terzo settore Catanzaro-Soverato, Giuseppe Apostoliti, il quale sottolinea che «le recenti misure adottate dal Governo non sono sufficienti. È il momento di realizzare un’operazione straordinaria, mediante la concessione di contributi a fondo perduto da erogare non a progetti, ma a tutte le organizzazioni con esperienza e radicamento nei territori che a vario titolo gestiscono e/o erogano servizi, in particolare ai soggetti a rischio di marginalità e di esclusione sociale».

«Il patto che si può costruire tra la Regione e le realtà del Terzo settore – continua il portavoce – è che queste ultime si impegnino a restituire, in termini di accoglienza e di solidarietà, in modo che nessuno possa essere lasciato indietro, tutto quello che ci sarà erogato. Una volta finita l’emergenza, si potrà così tornare alle attività normali e magari, partendo dall’esperienza realizzata, provare a pianificare insieme il piano regionale per le politiche sociali in Calabria». La proposta è rivolta direttamente all’assessore regionale alle Politiche sociali Gianluca Gallo al quale il Forum suggerisce di reperire le risorse finanziarie dai Fondi strutturali, se necessario, disimpegnando alcune risorse Fse destinate a progetti di difficile realizzazione, o riattivando risorse di bandi già esperiti che a conclusione della fase di valutazione delle proposte presentino residui significativi, che non verranno mai messe a bando.

«Le procedure ed i criteri che guidano l’utilizzo dei Fondi comunitari potrebbero essere ritenute incompatibili con quest’idea – riconosce Apostoliti -, ma l’obiezione è molto debole. Quando si potranno modificare regole e procedure che spesso ci appaiono troppo pesanti e incomprensibili se non in situazione di emergenza? In questi giorni sono frequenti le forzature alle regole e, per un principio di analogia, quel che vale per le imprese può valere anche per il volontariato e il Terzo settore». Per la realizzazione di questa proposta si potrebbe attivare una collaborazione fattiva tra la Regione e la rete regionale dei Centri servizi al volontariato.

L’esperienza dei Csv (Centri servizi al volontariato) della Calabria è a totale disposizione della Regione per l’attuazione della proposta potendo svolgere il ruolo di segreteria tecnica e di monitoraggio operativo, in stretta collaborazione e sinergia con gli uffici regionali. La proposta va ulteriormente dettagliata in alcuni aspetti tecnico-operativi, a partire dall’individuazione delle risorse. «Speriamo – conclude – possa essere accolta dal governo regionale».

Tra le ricette la propostadi rimodularei fondi strutturali

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