Il Festival dell’Ospitalità (FdO) è un appuntamento nazionale che si rinnova da otto anni a Nicotera. Una risposta ragionata nata dall’esigenza collettiva di creare momenti d’incontro, durante i quali dialogare e attivare proposte sui cambiamenti profondi che muovono il turismo in Calabria e in Italia.
Gli appuntamenti di questa ottava edizione, che si svolgerà dal 29 settembre al primo ottobre, con un’anteprima il 28, sono stati presentati nella conferenza stampa che si è tenuta nella sala consiliare del Comune di Nicotera a cui hanno partecipato Francesco Biacca, Angelo Carchidi, Maria Pia Tucci, tutti coinvolti, a vario titolo, nell’organizzazione del Festival dell’Ospitalità. Un evento di carattere economico e culturale che diventa un’esperienza che, per l’Aps Progetti Ospitali, associazione che promuove il Festival dell’Ospitalità, non può e non deve fare a meno di due radici profonde: territorio e, appunto, ospitalità. Lo sviluppo dei luoghi, definiti dal gergo di settore come “attrattori turistici”, sembra essere sempre più legato a variabili in rapida e continua evoluzione: condizioni climatico-ambientali, valutazioni di impatto socio-economico, proiezioni d’insieme spesso speculari e non riconducibili ad un punto di vista che nasce dal basso e cioè dalle comunità. Ed è sui concetti di economia e di comunità che il Festival dell’Ospitalità fa ruotare la sua tre giorni, infatti, tutto quello che caratterizza e identifica il territorio ritrova spazio in un dialogo circolare, nel quale imprenditori e esperti di settore, attivatori di idee, studiosi, innovatori e comunicatori entrano in relazione con la vera vocazione del luogo.
Il tema, di questa edizione 2023 mette al centro la biodiversità, declinata nelle sue molteplici dimensioni: ambientale, economica e sociale e affida al claim “Destini in azione” il filo conduttore che sarà oggetto e soggetto di dibattito per i suoi 27 relatori-formatori-ospiti, provenienti da varie parti d’Italia. «Tre giorni, tre workshop di formazione, tre momenti pensati, ideati e creati a stretto contatto con la comunità, tre esperienze organizzate con le aziende e le associazioni del territorio. 1 estemporanea per diffondere il racconto creativo/digitale a Nicotera grazie al progetto The Calabrese». Inizia dai numeri Francesco Biacca, tra i fondatori del Festival dell’Ospitalità e front man dell’Associazione Progetti Ospitali. E sul perché di Destini in azione dice «è per noi il racconto di come le comunità possano essere il cuore dal quale parte il cambiamento. Un cambiamento che vede la valorizzazione della biodiversità, di cui la Calabria è ricca e l’impegno verso la sostenibilità come strada maestra da seguire. Se vogliamo un futuro sostenibile dobbiamo contribuire a quel percorso di consapevolezza che tutte le comunità dovrebbero intraprendere. Comunità di destino, appunto, che conoscano e osino orientare le politiche del proprio territorio nella direzione di un cambiamento agito in prima persona».
Non solo biodiversità e comunità quale linea comune d’azione da seguire «Tra gli argomenti e i momenti determinanti di questa edizione del Festival dell’Ospitalità – continua Biacca – si parlerà di Radici in Viaggio – progetto vincitore del bando Pnrr sul Turismo delle Radici in Calabria, con la presenza del Console De Vita del Ministero degli Affari Esteri. Si parlerà di occupazione: posti di lavoro e prospettive con l’assessore della Regione Calabria Giovanni Calabrese, in una sessione che lo metterà a confronto con il professore Tullio D’Aponte, emerito di Geopolitica economica dell’Università Federico II di Napoli e Concetta Greco, rappresentante della sezione Turismo di Confindustria Vibo Valentia, moderati dal giornalista Giuseppe Smorto. Parleremo di Restanza con l’antropologo Vito Teti e con Stefano Consiglio, Presidente di Fondazione Con il Sud». «E – conclude Biacca – non mancheranno i momenti di convivialità intorno alle esecuzioni musicali di levatura internazionale grazie alla collaborazione con il Festival Guitaromanie e le visite guidate nelle aziende del territorio accompagnate dalle degustazioni. E poi, non può mancare la vera anima del Festival dell’ospitalità: il pranzo della domenica. Momento di comunità che mette a sedere i partecipanti al Festival alla stessa tavola, imbandita con le pietanze tipiche del pranzo della domenicale preparate per tutti dalle famiglie di Nicotera, in pieno stile ospitale». Angelo Carchidi ha rilanciato il concetto di «essere comunità che sostiene e incoraggia le azioni e le relazioni con l’obiettivo di essere critici, se serve, e con i piedi per terra per riuscire a individuare i punti di forza del territorio trasformarli in energie propositive e produttive». «Un lavoro incessante, che in realtà dura tutto l’anno – ha sottolineato Maria Pia Tucci – che poi traduce nei giorni del Festival dell’Ospitalità la riflessione e l’osservazione dei cambiamenti del comparto turistico e che mette sotto una sorte di lente di ingrandimento opportunità e responsabilità di ognuno, da qui anche il tema del destino e dell’azione, tradotti nel claim di quest’anno».
Fonte: ilVibonese