Prociv-Arci Isola: capofila progetto accoglienza minori stranieri

“L’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati (Msna)” è il progetto di cui la Prociv Arci-Isola di Capo Rizzuto è capofila. Si tratta di un progetto finanziato dalla Commissione europea – direzione generale Migration and home affairs, responsabile della politica Ue su migrazione e affari interni, dal titolo “Stimulate the integration of foreign minors through play/Lab31 (SEP-210423352)”, che affronta una tematica molto importante ed attuale in tema di immigrazione. «La proposta progettuale – spiega una nota – mira ad rafforzarne la loro partecipazione alla vita culturale e sociale della comunità ospitante attraverso concrete iniziative culturali e ludiche (musica, arte, danza, sport, etc.) che coinvolgano la popolazione locale, rappresentando un modello innovativo per la loro integrazione e partecipazione attiva. Sono previsti 8 progetti pilota denominati Lab31 che saranno realizzati nei paesi partner. Nella giornata di lunedì 17 settembre, presso la sala del consiglio del Comune di Isola di Capo Rizzuto, La Prociv Arci ICR ha convocato un incontro con tutti gli attori locali che si occupano di migranti per la costituzione del Comitato consultivo, organismo previsto nell’ambito delle attività progettuale e finalizzato a supportare le attività e le azioni previste a livello locale in tutte le città dei paesi partner. Hanno dato la propria disponibilità: Comune di Isola di Capo Rizzuto, Istituto Comprensivo “Gioacchino da fiore”, Associazione “Giovani della Carità”, Polisportiva Club Juventus, Cooperativa Sociale Social Coop, Miser ICR, Parrocchia Assunta o Ad Nives, Croce Rossa Comitato di Crotone, Compagnia Teatrale “Il sorriso”. Dopo il workgroup di Le Castella e Murcia – Lorca (SP), le attività prevedono un prossimo incontro con i partner di progetto a Bruxelles il 25 settembre prossimo. I principali obiettivi progettuali sono: fornire un modello d’integrazione e partecipazione attiva dei minori stranieri nella comunità ospitante attraverso attività ricreative e culturali che consentono ai bambini stranieri ed ai giovani di non essere discriminati, ai sensi dell’Articolo 31 della Convenzione sui diritti dell’infanzia; sviluppare la capacità dei minori stranieri a comunicare con la comunità locale per una maggiore integrazione ed interazione; modificare alcuni atteggiamenti della società civile nei confronti dei minori stranieri; ridurre l’esclusione».

fonte: www.laprovinciakr.it

Stampa o condividi